Sostenibilità, Regusto: "Recuperate 13mila tonnellate di prodotti alimentari" - Tuttoggi.info

Sostenibilità, Regusto: “Recuperate 13mila tonnellate di prodotti alimentari”

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Sostenibilità, Regusto: “Recuperate 13mila tonnellate di prodotti alimentari”

Gio, 10/10/2024 - 12:03

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(Adnkronos) - Regusto, brand della Società Benefit Recuperiamo Srl, partecipa alla 12° edizione del Salone della Csr e dell’innovazione sociale. Durante il panel dedicato allo spreco alimentare Paolo Rellini, Co-founder e Coo, ha presentato i risultati ottenuti e gli impatti generati da Regusto nel tempo.  

Regusto - si legge in una nota - è la prima piattaforma Esg blockchain per la lotta allo spreco che collega il più grande ecosistema circolare italiano, formato da oltre 650 aziende e più di 1.300 enti non-profit. Attraverso la piattaforma Regusto le aziende alimentari e non alimentari possono donare e vendere i propri prodotti, digitalizzando e tracciando l’attività in maniera trasparente. Per ogni transazione viene calcolato e monitorato l’impatto che si ottiene a livello sociale, ambientale ed economico nel territorio attraverso preziosi indicatori Esg. Gli indicatori vengono calcolati grazie ad algoritmi proprietari che si basano su standard di riferimento internazionali e conformi alle nuove norme europee sulla rendicontazione non finanziaria.  

Ad oggi il recupero attraverso la piattaforma ha permesso di salvare 13mila tonnellate di prodotti alimentari a rischio spreco, pari a 26 mln di pasti equivalenti, recuperati e distribuiti alle persone in stato di povertà alimentare grazie alla rete di enti non profit attivi in tutta Italia.  

A livello ambientale Regusto ha permesso di evitare l’emissione di 35mila tonnellate di CO2 grazie al mancato smaltimento del prodotto mentre a livello economico sono stati recuperati prodotti per un valore di 34 mln di euro. Solo nell’ultimo anno sono stati recuperate e distribuite 7.500 tonnellate di prodotti alimentari, con una crescita del 40% rispetto all’anno precedente. Nello specifico i prodotti della filiera agroalimentare più recuperati sono: ortofrutta (23%), prodotti a lunga conservazione (19%) e prodotti freschi, come latticini e carni, (17%). Rientrano nel recupero anche prodotti da forno, scatolame, salumi, salse spalmabili, legumi, ecc...  

Tra le aziende nel settore alimentare che hanno creato partnership sul recupero del potenziale spreco con Regusto: Esselunga, Parmacotto, Rovagnati. Tra gli enti non-profit che contribuiscono alla distribuzione dei beni recuperati ci sono Fondazione Banco Alimentare, Caritas e Croce Rossa.  

“Secondo gli ultimi dati dell’Osservatorio Waste Watcher in Italia ci sono 6 milioni di persone che vivono in condizioni di povertà, mentre ogni anno vengono sprecate 6 milioni di tonnellate di cibo - dice Paolo Rellini, Coo e co-founder di Regusto - Questo spreco non solo rappresenta una perdita enorme in termini economici e ambientali, ma soprattutto un'occasione mancata per aiutare chi non ha accesso al cibo. Attraverso la piattaforma blockchain Esg Regusto cerchiamo di rispondere a questo paradosso collegando il più grande ecosistema circolare italiano, composto da un network virtuoso di oltre 2000 aziende ed enti non-profit, attivi nel recupero e ridistribuzione dei prodotti a rischio spreco”. 

(Adnkronos) – Regusto, brand della Società Benefit Recuperiamo Srl, partecipa alla 12° edizione del Salone della Csr e dell’innovazione sociale. Durante il panel dedicato allo spreco alimentare Paolo Rellini, Co-founder e Coo, ha presentato i risultati ottenuti e gli impatti generati da Regusto nel tempo.  

Regusto – si legge in una nota – è la prima piattaforma Esg blockchain per la lotta allo spreco che collega il più grande ecosistema circolare italiano, formato da oltre 650 aziende e più di 1.300 enti non-profit. Attraverso la piattaforma Regusto le aziende alimentari e non alimentari possono donare e vendere i propri prodotti, digitalizzando e tracciando l’attività in maniera trasparente. Per ogni transazione viene calcolato e monitorato l’impatto che si ottiene a livello sociale, ambientale ed economico nel territorio attraverso preziosi indicatori Esg. Gli indicatori vengono calcolati grazie ad algoritmi proprietari che si basano su standard di riferimento internazionali e conformi alle nuove norme europee sulla rendicontazione non finanziaria.  

Ad oggi il recupero attraverso la piattaforma ha permesso di salvare 13mila tonnellate di prodotti alimentari a rischio spreco, pari a 26 mln di pasti equivalenti, recuperati e distribuiti alle persone in stato di povertà alimentare grazie alla rete di enti non profit attivi in tutta Italia.  

A livello ambientale Regusto ha permesso di evitare l’emissione di 35mila tonnellate di CO2 grazie al mancato smaltimento del prodotto mentre a livello economico sono stati recuperati prodotti per un valore di 34 mln di euro. Solo nell’ultimo anno sono stati recuperate e distribuite 7.500 tonnellate di prodotti alimentari, con una crescita del 40% rispetto all’anno precedente. Nello specifico i prodotti della filiera agroalimentare più recuperati sono: ortofrutta (23%), prodotti a lunga conservazione (19%) e prodotti freschi, come latticini e carni, (17%). Rientrano nel recupero anche prodotti da forno, scatolame, salumi, salse spalmabili, legumi, ecc…  

Tra le aziende nel settore alimentare che hanno creato partnership sul recupero del potenziale spreco con Regusto: Esselunga, Parmacotto, Rovagnati. Tra gli enti non-profit che contribuiscono alla distribuzione dei beni recuperati ci sono Fondazione Banco Alimentare, Caritas e Croce Rossa.  

“Secondo gli ultimi dati dell’Osservatorio Waste Watcher in Italia ci sono 6 milioni di persone che vivono in condizioni di povertà, mentre ogni anno vengono sprecate 6 milioni di tonnellate di cibo – dice Paolo Rellini, Coo e co-founder di Regusto – Questo spreco non solo rappresenta una perdita enorme in termini economici e ambientali, ma soprattutto un’occasione mancata per aiutare chi non ha accesso al cibo. Attraverso la piattaforma blockchain Esg Regusto cerchiamo di rispondere a questo paradosso collegando il più grande ecosistema circolare italiano, composto da un network virtuoso di oltre 2000 aziende ed enti non-profit, attivi nel recupero e ridistribuzione dei prodotti a rischio spreco”. 

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