Inter e Milan, procedimento di prevenzione dopo inchiesta: cos'è - Tuttoggi.info

Inter e Milan, procedimento di prevenzione dopo inchiesta: cos’è

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Inter e Milan, procedimento di prevenzione dopo inchiesta: cos’è

Lun, 30/09/2024 - 17:02

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(Adnkronos) - La procura di Milano, nell'indagine che ha portato a smantellare i direttivi delle curve di Inter e Milan, ha avviato anche un "procedimento di prevenzione" nei confronti di Inter e Milan, società non indagate, che dovranno dimostrare di non avere legami di sudditanza con il mondo ultrà. In caso contrario si potrebbe arrivare, davanti alla Sezione misure di prevenzione del Tribunale, a un provvedimento di amministrazione giudiziaria. 

Per la prima volta in Italia, la procura di Milano avvia un "procedimento di prevenzione" sui due club: le due società dovranno migliorare i propri modelli organizzativi che si sono mostrati sufficienti a respingere le eventuali pressioni illecite delle curve. Modelli che hanno permesso alle due società sportive di non essere coinvolte nell'inchiesta che ha portato a 19 arresti tra le due curve del Meazza. 

Per migliorare gli 'anticorpi' è già iniziato un dialogo tra la stessa procura meneghina e le due società che hanno fornito la massima disponibilità, oltre ai documenti richiesti. Il confronto tra legali e procura proseguirà nei prossimi mesi, la procura di Milano ha intanto nominato propri consulenti che contribuiranno a questa attività di ricerca di sistemi che possano frenare gli affari illeciti delle curve. 

In merito alle indagini, il Milan "si è immediatamente reso disponibile a collaborare con gli inquirenti, per fornire qualsiasi documentazione e informazione richiesta", è la posizione del club rossonero a quanto apprende l'Adnkronos. 

Sono una quarantina gli indagati nell'inchiesta. "Tra loro non c'è nessun dirigente delle società sportive" volte sottolinea il pm Paolo Storari che insieme all'aggiunta Alessandra Dolci e alla pm Sara Ombra ha coordinato l'indagine. Le società sono da considerarsi "soggetti danneggiati" sottolinea più volte il procuratore capo Marcello Viola che non nega "profili di criticità" nei modelli organizzativi, ma si dice "certo della collaborazione". Il pubblico ministero Storari, così come il gip Domenico Santoro, parlano di "sudditanza" da parte dei due club di Serie A. 

"Guardiamo con assoluta attenzione a quello che sta succedendo. È presto per dare un giudizio sostanziale, ma massima fiducia nel lavoro degli inquirenti", dice Luigi De Siervo, ad della Lega Serie A, a 'La Politica nel pallone', su Radio Rai Gr Parlamento, sul blitz che ha portato all'arresto di diversi ultras di Inter e Milan. "Attenzione anche a quelli che possono essere i giudizi sommari nei confronti delle squadre coinvolte. Il tema del tifo organizzato la Lega Calcio lo ha sempre denunciato", ha aggiunto. 

 

(Adnkronos) – La procura di Milano, nell’indagine che ha portato a smantellare i direttivi delle curve di Inter e Milan, ha avviato anche un “procedimento di prevenzione” nei confronti di Inter e Milan, società non indagate, che dovranno dimostrare di non avere legami di sudditanza con il mondo ultrà. In caso contrario si potrebbe arrivare, davanti alla Sezione misure di prevenzione del Tribunale, a un provvedimento di amministrazione giudiziaria. 

Per la prima volta in Italia, la procura di Milano avvia un “procedimento di prevenzione” sui due club: le due società dovranno migliorare i propri modelli organizzativi che si sono mostrati sufficienti a respingere le eventuali pressioni illecite delle curve. Modelli che hanno permesso alle due società sportive di non essere coinvolte nell’inchiesta che ha portato a 19 arresti tra le due curve del Meazza. 

Per migliorare gli ‘anticorpi’ è già iniziato un dialogo tra la stessa procura meneghina e le due società che hanno fornito la massima disponibilità, oltre ai documenti richiesti. Il confronto tra legali e procura proseguirà nei prossimi mesi, la procura di Milano ha intanto nominato propri consulenti che contribuiranno a questa attività di ricerca di sistemi che possano frenare gli affari illeciti delle curve. 

In merito alle indagini, il Milan “si è immediatamente reso disponibile a collaborare con gli inquirenti, per fornire qualsiasi documentazione e informazione richiesta”, è la posizione del club rossonero a quanto apprende l’Adnkronos. 

Sono una quarantina gli indagati nell’inchiesta. “Tra loro non c’è nessun dirigente delle società sportive” volte sottolinea il pm Paolo Storari che insieme all’aggiunta Alessandra Dolci e alla pm Sara Ombra ha coordinato l’indagine. Le società sono da considerarsi “soggetti danneggiati” sottolinea più volte il procuratore capo Marcello Viola che non nega “profili di criticità” nei modelli organizzativi, ma si dice “certo della collaborazione”. Il pubblico ministero Storari, così come il gip Domenico Santoro, parlano di “sudditanza” da parte dei due club di Serie A. 

“Guardiamo con assoluta attenzione a quello che sta succedendo. È presto per dare un giudizio sostanziale, ma massima fiducia nel lavoro degli inquirenti”, dice Luigi De Siervo, ad della Lega Serie A, a ‘La Politica nel pallone’, su Radio Rai Gr Parlamento, sul blitz che ha portato all’arresto di diversi ultras di Inter e Milan. “Attenzione anche a quelli che possono essere i giudizi sommari nei confronti delle squadre coinvolte. Il tema del tifo organizzato la Lega Calcio lo ha sempre denunciato”, ha aggiunto. 

 

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