Si è riunito questa mattina lo City Forum, aggregatore di tutte le associazioni spoletine, nato per confrontarsi e discutere le maggiori tematiche della città. Erano rappresentate trentasette associazioni, per un totale di oltre quaranta persone. L’argomento al centro dell’incontro è stato la sanità a Spoleto e precisamente: l’Ospedale S. Matteo degli Infermi, la RSA di Terraia e i Servizi di Salute Mentale.
Si è discusso circa i timori che ancora aleggiano sul nosocomio cittadino, nonostante la qualità dei servizi, la sua vivibilità, la professionalità del personale medico e paramedico. Il pensionamento di alcuni primari e la conseguente non sostituzione (facendo dirigere alcuni reparti ai primari di Foligno) potrebbe portare ad un futuro depotenziamento della struttura ospedaliera, rimettendo addirittura in discussione il servizio di emergenza-urgenza, cioè la presenza 24 ore su 24 di un cardiologo e di un anestesista. Da ricordare che il servizio emergenza-urgenza doveva essere tolto dall’ospedale di Spoleto già quattro anni fa: grazie alla battaglia dello Spoleto City Forum, con il grande convegno al Sacro Cuore, si evitò la soppressione di questo fondamentale servizio. È necessario che la politica regionale dia garanzie certe, cioè metta nero su bianco, l’importanza delle eccellenze dell’ospedale di Spoleto. E, inoltre, è giunto il momento di definire con chiarezza, sempre con un documento ufficiale, quali eccellenze sanitarie resteranno a Spoleto e quali a Foligno. E questo deve avvenire prima della firma del PAL, cioè Piano Attuativo Locale.
Altro capitolo trattato è quello della RSA di Terraia e il trasferimento dei malati non autosufficienti (chi ad esempio deve osservare un periodo di convalescenza a seguito della frattura del femore) all’interno dell’ospedale di Spoleto, nel reparto dove fino a poco tempo c’era la Medicina generale. È quanto emergerebbe dal PRINA della Asl numero 3, il decreto attuativo del Piano Sociale regionale. La struttura, gestita dalla Fondazione Giubileo, è stata riadattata grazie all’intervento finanziario della Cassa di Risparmio di Spoleto, della Banca Popolare di Spoleto, del Comune di Spoleto e della Curia Arcivescovile di Spoleto-Norcia ed è gestita in affitto dalla Asl stessa: quindi ci sono stati investiti migliaia e migliaia di euro. A Terraia rimarrebbe solo il servizio RP, cioè per tutte quelle persone parzialmente autosufficienti, per intenderci gli ex ricoverati del S. Paolo.
Ultimo argomento all’ordine del giorno è stato quello relativo al recente bando di concorso per i servizi della salute mentale indetto della Asl e vinto da una Cooperativa di Cesena, togliendo così il servizio alla Cooperativa il Cerchio e sollevando le perplessità dei familiari, degli operatori e dell’intera città che si è mobilitata in una grande raccolta di firme per non perdere la spoletinità del servizio.
Per non abbassare la guardia su queste tre tematiche lo Spoleto City Forum, dunque, ha deliberato che il prossimo sabato 4 dicembre 2010 (nel pomeriggio) si terrà una grande manifestazione cittadina sulla sanità. Verranno avviate le procedure per chiedere la sala conferenze del Chiostro di S. Nicolò. Tra gli altri, verranno spediti gli inviti: alla Presidente della Regione Umbria Catiuscia Mariani, al Sindaco di Spoleto Daniele Benedetti e ai vertici della Asl numero 3. Ognuno di questi soggetti istituzionali dovrà assumersi gli impegni richiesti dallo Spoleto City Forum. L’obiettivo è chiaro: avere delle certezze su questi tre aspetti. Non ci si accontenta delle parole, si vuole mettere nero su bianco le garanzie che gli spoletini, giustamente, esigono. La decisione di organizzare questa mobilitazione è stata presa all’unanimità da tutte e trentasette le associazioni presenti all’incontro. In attesa del 4 dicembre, si chiede alle Istituzioni di soprassedere a tutti quegli atti inerenti l’ospedale di Spoleto, la residenza di Terraia e i servizi della salute mentale. Qualora l’incontro del 4 dicembre non dovesse produrre nessun effetto, si avvieranno altre forme di manifestazione.
