Ancora disagi per i docenti precari di Terni che si trovano a fare i conti con quello che i Cobas hanno definito “il far west delle nomine, l’algoritmo “cannibale” e il pesante peggioramento delle modalità di assegnazione degli incarichi delle supplenze che sta lasciando senza cattedre e senza lavoro i/le docenti
precari storici”. I problemi sono ormai storici, proprio come i precari e a pesare sempre di più sulle assunzioni sono i titoli che vengono acquisiti privatamente per avere più punteggio e l’anzianità di servizio diventa sempre meno importante. Oltre a questo ci sono le tante criticità di un sistema burocratico ingolfato da algoritmi che non tengono conto di errori materiali che poi si perdono nei meandri dei sistemi informatici. Proprio per questo i COBAS della scuola di Terni hanno organizzato, per giovedì 5 settembre, dalle ore 11,30 alle 13,30 in via Saffi, un presidio dei precari della scuola sotto la nuova sede dell’UST di Terni.
Docenti precari, Cobas “Algoritmo deficiente”
Secondo quanto si legge nella nota dei Cobas “I precari denunciano di essere stati scavalcati da personale senza alcuna esperienza didattica, a causa di un sistema basato su un algoritmo “deficiente”,
del mercato di corsi e titoli che attacca i diritti acquisiti e le conseguenti graduatorie assegnando punteggi spropositati per i “corsi di abilitazione in vendita” a scapito del punteggio acquisito mediante il servizio. Sappiamo che “si impara a insegnare insegnando”, attraverso la pratica e il servizio, non comprando abilitazioni discount e titoli di accesso all’insegnamento che svalutano l’anzianità di servizio e balcanizzano le nomine, imponendo una guerra tra poveri”.
“Titoli comprati al discount”
“Alle criticità già evidenziate – scrivono ancora i Cobas – si sottolinea nello specifico delle procedure di reclutamento: il caos generato dalla sovrapposizione delle nomine per supplenze con quelle per le
immissioni a tempo indeterminato. La mancata correzione degli errori materiali commessi dall’algoritmo, dal MIM e dagli uffici scolastici di competenza si ripercuote, così sul personale precario, unico a pagare le conseguenze, insieme agli studenti che invece di avere docenti nominati per anzianità di servizio rischiano di trovarsi davanti insegnanti senza esperienza, nominati solo perché si sono comprati titoli al discount.
Rivendichiamo il rispetto dei diritti acquisiti per esperienza e anzianità di servizio, è necessario bloccare e contrastare la logica mercantile secondo la quale “può insegnare chi paga”, chi si compra l’accesso all’insegnamento con corsi online “senza alcuna qualità”.
Cobas “Caos Gps”
“A tale situazione, già di per sé grave, si aggiungono nomine di docenti non presenti in GPS (Graduatorie Provinciali Supplenze), posizioni in GPS sfalsate e incoerenti rispetto alle nomine per le assunzioni in “ruolo”. Infine a peggiorare ulteriormente il quadro segnaliamo l’esistenza di troppe “cattedre fantasma” non presenti nelle disponibilità e non ancora assegnate mediante nomina da GPS . Ad aggravare i tanti disagi emersi – concludono i Cobas – molti docenti precari si vedono depennati dalle GPS dopo la prima convocazione da parte degli Uffici scolastici per non aver inserito anche solo una scuola nelle preferenze, rimanendo con l’unica possibilità lavorativa delle Graduatorie di Istituto per l’anno scolastico in corso.
Si chiede quindi la fine delle nomine con algoritmo, la ripetizione delle operazioni di nomina ex novo dall’inizio di tutte le graduatorie e la convocazione in presenza per garantire nomine corrette e sanare le falle tecniche emerse”.