di Elisa Panetto
Chi è in possesso della chiave del bidone stradale di color rosso? Ma soprattutto, a che serve? “A buttare i pannolini” risponde al numero verde, dopo varie musiche d’attesa, l’operatore di turno della Valle Umbra Servizi. A chiederselo e a chiederlo a Tuttoggi.info sono stati quei cittadini folignati residenti in via Goffredo Mameli, nei pressi delle attività “La bottega del paralume” e “Nuova Pinchi per la musica”, che ogni giorno affrontano con grande frustrazione e indignazione quella che, al di là del bidone rosso, sta assumendo i caratteri di una vera e propria emergenza rifiuti. Che non si ferma qui. Il pericolo giunge infatti fino all’asilo nido “Prato Smeraldo” e alla scuola primaria “G. Mameli”. Non sarà una emergenza come quella della Campania, certo è che la situazione si aggrava di ora in ora. “Fra un pò dovranno richiamare in servizio Bertolaso” ironizzano i residenti. Alla Vus però nessuno sa dire chi ha la chiave del bidone rosso e nessuna risposta arriva neanche se si prova a chiedere il perchè diunlucchetto: che abbiano paura dei ladri?
Ma torniamo al problema. La Valle Umbra Servizi da qualche giorno ha iniziato a togliere gradualmente dalla strada tutti i cassonetti in metallo dell’indifferenziata e differenziata, sostituendoli via via coi bidoni verdi (vetro), marroni (organico), quando va bene blu (plastica) e gialli (carta) e, per l’appunto, i mitici rossi-pannolino (o pannolone). Totalmente assenti quelli della indifferenziata, se non fosse per l’unico cassonetto “miracolato”, sopravvissuto a un “assalto” tanto veloce quanto silenzioso, situato davanti alle scuole e che, secondo l’avviso affisso sullo stesso, sarebbe stato rimosso entro lunedì 8 novembre. “Fortuna” vuole che sia ancora lì, solo soletto, a far tutto lui.
L’emergenza non si sarebbe creata se i residenti fossero stati dotati dei propri bidoni. Perché, a detta loro, tante famiglie devono ancora riceverli. E non avendoli, eccoli lì che vagano con andamento da “morti viventi” di “romeriana” memoria alla ricerca di un posto dove poter buttare i propri sacchetti.
C’è addirittura chi viene pizzicato ad abbassare il finestrino della propria auto e buttare a terra, accanto a bidoni stracolmi, la propria spazzatura. Di spazzatura in strada, infatti, ce n’è davvero tanta. Buste, bottiglie, legno, barattoli, secchi, cartoni. La gente non sa più dove metterla e l’inciviltà sta prendendo il sopravvento. Non basta un cartello che recita “questa non è una discarica. I rifiuti si gettano nei cassonetti. Incivili” a fermare il fenomeno. Perché, anche volendolo, i bidoni non hanno più lo spazio per contenerli. E quando ce l’hanno, non si trovano le chiavi…
Un tempo c'erano i lucchetti dell'amore, alla Scamarcio per intenderci. Oggi ci sono i lucchetti dei bisognini.