West Nile, Europa nel pieno della stagione: da luglio casi in aumento - Tuttoggi.info

West Nile, Europa nel pieno della stagione: da luglio casi in aumento

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West Nile, Europa nel pieno della stagione: da luglio casi in aumento

Lun, 12/08/2024 - 17:03

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(Adnkronos) - L'Europa è entrata nel pieno della stagione del virus West Nile (Wnv). A evidenziarlo è l'Ecdc, Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, che fa il punto sull'andamento dei casi e segnala che a partire da luglio si sta osservando "l'aumento previsto delle infezioni da Wnv acquisite localmente in Europa". E, avverte l'agenzia con sede a Stoccolma, "date le condizioni meteorologiche favorevoli alla trasmissione del virus in Europa, si prevedono ulteriori casi umani nelle prossime settimane e mesi". 

Fino alla fine del mese scorso (dati al 31 luglio), riporta l'Ecdc in una nota, i casi umani del 2024 erano 69 - ma il dato è già cresciuto in questa prima metà di agosto - ed erano 8 i Paesi dell'area che avevano segnalato infezioni, compreso l'Italia che risulta seconda per numero di casi dopo la Grecia, sempre in base a un bilancio al 31 luglio, data in cui i pazienti censiti risultavano 31 in Grecia e 25 nel nostro Paese. Nei primi 7 mesi del 2024 i morti di West Nile sono stati 8, segnalati da Grecia, Italia e Spagna, continua l'Ecdc.  

In Italia sia il conteggio delle infezioni che quello delle vittime si è ulteriormente aggiornato e secondo l'ultimo bollettino diffuso a livello nazionale nella prima settimana di agosto si sono aggiunti diversi nuovi casi, portando il totale a quota 52 da inizio di maggio 2024. Mentre i decessi sono saliti a 3. A livello europeo, evidenzia l'Ecdc, "il totale di casi segnalati finora quest'anno rientra nel range atteso, anche se i numeri in Grecia e Spagna sono superiori rispetto agli anni precedenti. Anche gli indicatori clinici e di gravità sono simili agli anni precedenti. Tutte le regioni colpite quest'anno erano state precedentemente colpite o avevano regioni limitrofe che avevano segnalato casi". 

Circa il 20% delle infezioni da Wnv nell'uomo può causare la febbre West Nile, caratterizzata da sintomi come mal di testa, malessere, febbre, vomito e affaticamento. Meno dell'1% sviluppa una malattia grave che colpisce il sistema nervoso, spiega l'Ecdc che ricorda anche le modalità di trasmissione del virus, tramite puntura di zanzara infetta. Circa l'80% delle infezioni umane non presenta sintomi. La maggior parte dei casi si verifica tra luglio e settembre, quando le zanzare sono attive. "Il virus Wnv ha un'ampia circolazione a livello geografico in Europa a causa dell'abbondanza di zanzare Culex pipiens, responsabili della diffusione del virus. Questa specie di zanzara è originaria dell'Europa e presente in tutta Europa".  

Le misure di protezione personale per prevenire l'infezione includono la raccomandazione di dormire in stanze con zanzariere o aria condizionata e l'uso di repellenti per zanzare e di indumenti che coprano la maggior parte del corpo. L'Ecdc fornisce aggiornamenti epidemiologici settimanali con informazioni sui luoghi di infezione, e report mensili più dettagliati che forniscono anche i numeri dei casi umani e animali segnalati. 

(Adnkronos) – L’Europa è entrata nel pieno della stagione del virus West Nile (Wnv). A evidenziarlo è l’Ecdc, Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, che fa il punto sull’andamento dei casi e segnala che a partire da luglio si sta osservando “l’aumento previsto delle infezioni da Wnv acquisite localmente in Europa”. E, avverte l’agenzia con sede a Stoccolma, “date le condizioni meteorologiche favorevoli alla trasmissione del virus in Europa, si prevedono ulteriori casi umani nelle prossime settimane e mesi”. 

Fino alla fine del mese scorso (dati al 31 luglio), riporta l’Ecdc in una nota, i casi umani del 2024 erano 69 – ma il dato è già cresciuto in questa prima metà di agosto – ed erano 8 i Paesi dell’area che avevano segnalato infezioni, compreso l’Italia che risulta seconda per numero di casi dopo la Grecia, sempre in base a un bilancio al 31 luglio, data in cui i pazienti censiti risultavano 31 in Grecia e 25 nel nostro Paese. Nei primi 7 mesi del 2024 i morti di West Nile sono stati 8, segnalati da Grecia, Italia e Spagna, continua l’Ecdc.  

In Italia sia il conteggio delle infezioni che quello delle vittime si è ulteriormente aggiornato e secondo l’ultimo bollettino diffuso a livello nazionale nella prima settimana di agosto si sono aggiunti diversi nuovi casi, portando il totale a quota 52 da inizio di maggio 2024. Mentre i decessi sono saliti a 3. A livello europeo, evidenzia l’Ecdc, “il totale di casi segnalati finora quest’anno rientra nel range atteso, anche se i numeri in Grecia e Spagna sono superiori rispetto agli anni precedenti. Anche gli indicatori clinici e di gravità sono simili agli anni precedenti. Tutte le regioni colpite quest’anno erano state precedentemente colpite o avevano regioni limitrofe che avevano segnalato casi”. 

Circa il 20% delle infezioni da Wnv nell’uomo può causare la febbre West Nile, caratterizzata da sintomi come mal di testa, malessere, febbre, vomito e affaticamento. Meno dell’1% sviluppa una malattia grave che colpisce il sistema nervoso, spiega l’Ecdc che ricorda anche le modalità di trasmissione del virus, tramite puntura di zanzara infetta. Circa l’80% delle infezioni umane non presenta sintomi. La maggior parte dei casi si verifica tra luglio e settembre, quando le zanzare sono attive. “Il virus Wnv ha un’ampia circolazione a livello geografico in Europa a causa dell’abbondanza di zanzare Culex pipiens, responsabili della diffusione del virus. Questa specie di zanzara è originaria dell’Europa e presente in tutta Europa”.  

Le misure di protezione personale per prevenire l’infezione includono la raccomandazione di dormire in stanze con zanzariere o aria condizionata e l’uso di repellenti per zanzare e di indumenti che coprano la maggior parte del corpo. L’Ecdc fornisce aggiornamenti epidemiologici settimanali con informazioni sui luoghi di infezione, e report mensili più dettagliati che forniscono anche i numeri dei casi umani e animali segnalati. 

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