La sala operativa digitale della Protezione civile di Spoleto sta per diventare realtà. Proprio in questi giorni si sta concludendo il corso di formazione all’uso delle ultime tecnologie di cui si è dotata l’istituzione municipale e che consentiranno ai circa 500 volontari spoletini di meglio organizzare le proprie attività di soccorso. In Umbria un servizio simile è presente solo a Bastia Umbra. Neanche Foligno, che vanta il Centro regionale di Prociv, ne è dotata. E pensare che basterebbero poche migliaia di euro (20-25mila) per dotare ogni Comune di simili apparecchiature.
Al Corso – tenuto dalla Latelcom di Roma, l’azienda che ha venduto ma nche in parte donato le attrezzature (grazie all’interessamento del responsabile commerciale, lo spoletino Andrea Duranti) – prendono parte i responsabili delle principali associazioni: Ari, Associazione Carabinieri, Croce Rossa, Croce Verde, Gruppo Comunale e Unità cinofila Le Aquile.
L’acquisto della sala digitale è scaturito dopo gli ultimi casi di persone scomparse da casa. La strumentazione è stata testata per la prima volta alla fine di giugno scorso durante le operazioni per ritrovare una anziana di Baiano di Spoleto.
La sala – la strumentazione si basa essenzialmente su un pc con 2 monitor, un software ‘dedicato’ e le immancabili radio. 10 ricetrasmittenti e 3 radio veicolari, tutte digitali e dotate di gps, acquistate dalle associazioni spoletine grazie a contributi propri e a qualche fondo messo a disposizione dalla Regione. Il sistema consente così di verificare in tempo reale sui monitor e tracciare gli spostamenti delle squadre. Soluzione che consente di verificare a posterio eventuali zone che non sono state battute dalle squadre di soccorso.
Il dono – La Latel ha voluto fare omaggio al la Protezione civile di Spoleto di un ponte radio mobile (che va così ad affiancarsi a quello ‘fisso’ presente sul Monteluco), che consente così di poter ‘coprire’ più del 95% del territorio comunale. Una apparecchiatura strtegica se si pensa che Spoleto è il comune più vasto dell’Umbria. Non solo. L’azienda romana ha fatto dono anche di 2 palmari e del relativo software che consentiranno di velocizzare al massimo le operazioni di censimento e composizione delle squadre di volontari. “Si passa da 2 ore a pochi minuti – spiega a Tuttoggi.info Andrea Duranti -; ogni volontario sarà dotato di un badge che, avvicinandosi ad un palmare, segnala la propria presenza. Al software incamerare i dati e comporre le squadre che saranno così subito pronte ad essere impiegate sul territorio”.
La pompa – la responsabile della Prociv di Spoleto, Stefania Fabiani, si dice molto orgogliosa di quanto fatto dal Comune e dalle associazioni per aver reso possibile la sala digitale. E con altrettanta soddisfazione ci indica l’ultimo acquisto, una pompa idrovora, di quelle in uso ai Vigili del Fuoco. Ancora imballata ma pronta all’uso. Sperando sempre che non ce ne sia bisogno.
Orgoglio spoletino – la Prociv di Spoleto è un fiore all’occhiello del territorio, apprezzata dai Comuni limitrofi ma anche da quelle zone in Italia dove ha prestato il proprio servizio in favore delle popolazioni colpite da calamità. Uno straordinario esercito di volontari, 500 leoni pronti in qualsiasi momento del giorno e della notte, supportati ora da qualche attrezzatura in più che dovrebbere render orgoglioso qualunque spoletino. A cominciare dallo stesso sindaco Benedetti che, a differenza del predecessore, la delega alla Protezione civile ha voluto avocarla a sè. Un segnale, politicamente parlando, importante. Se non fosse che…. (clicca qui).
(Carlo Ceraso)
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