(Adnkronos) - "La terapia Emdr è arrivata in Italia 25 anni fa e, allora, nel campo della psicoterapia non c'era una grande conoscenza dei meccanismi del trauma e del contributo delle esperienze traumatiche nei vari disturbi. Si è quindi fatta moltissima cultura sul tema e l'Associazione Emdr ha investito molto per far capire il ruolo del trauma nella salute mentale. Si sono dunque svolte numerose ricerche e oggi il trauma è diventato un aspetto transdiagnostico, cosa non pensabile all'epoca". Lo ha detto Isabel Fernandez, psicologa e psicoterapeuta, direttrice del Centro di ricerca di psicotraumatologia di Milano, che ha portato nel nostro Paese la terapia ed è presidente dell'Associazione italiana ed europea di Emdr, Eye movement desensitization and reprocessing, ossia Desensibilizzazione e rielaborazione attraverso i movimenti oculari. (Video)
Oggi sono oltre 20mila gli psicoterapeuti formati sul tema del trauma. Dal disastro della Costa Concordia al Crollo del Ponte Morandi, dalla pandemia da Covid-19 fino all'alluvione in Emilia Romagna, l'Emdr si è rivelata tra le terapie più efficaci nella gestione e rielaborazione del trauma. Scoperta nel 1989 dalla psicologa americana Francine Shapiro e arrivata nel 1999 in Italia, la terapia Emdr, incentrata sul trattamento dell'esperienza traumatica a livello neurobiologico attraverso la stimolazione bilaterale alternata, è stata inclusa nel 2013 dall'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) come psicoterapia di elezione per il trattamento del Ptsd in bambini, adolescenti e adulti, e per tutti i disturbi legati a situazioni stressanti. Le molte pubblicazioni scientifiche e la letteratura internazionale evidenziano infatti l'impatto a lungo termine delle esperienze traumatiche sulla salute mentale, il benessere e il funzionamento delle persone "e l'Emdr ha accompagnato tutti questi sviluppi - spiega Fernandez - facendo ricerca, cultura e psicoeducazione su questi temi".
L'evoluzione della terapia Emdr in Italia riguarda non solo l'ampliamento delle conoscenze, ma anche quello dei campi di applicazione. "Negli anni - aggiunge l'esperta - abbiamo visto quanto sia efficace in situazioni acute e in emergenza, come nel caso di disastri naturali e altre catastrofi, andare a lavorare con l'Emdr con la popolazione, con i bambini, nelle scuole. Abbiamo visto anche un grandissimo sviluppo a livello ospedaliero, sia nel pronto soccorso che nei vari reparti, dove l'Emdr è ormai parte strutturale di tante unità di psicologia. L'efficacia di questa terapia - sottolinea Fernandez - è stata evidenziata anche nel campo dell'abuso, della violenza e dei disturbi alimentari. Tutte le evoluzioni in questi campi di applicazione sono state sempre accompagnate da ricerche e studi. A caratterizzare lo sviluppo della terapia Emdr in Italia è stata proprio la quantità di ricerche e pubblicazioni fatte sul tema".
In questi anni il protocollo Emdr si è integrato anche con altri approcci di psicoterapia. "E' infatti usato regolarmente da terapeuti con formazioni diverse che partono da approcci differenti e da teorie della mente diverse - illustra Fernandez - ma che possono inserire il protocollo Emdr nella loro pratica clinica. Questo ha portato a una grande ricchezza nel nostro lavoro perché siamo riusciti a confrontarci con un linguaggio comune e, parlando di protocollo Emdr e del ruolo del trauma nella storia di vita dei nostri pazienti, stiamo riuscendo a farci capire e a lavorare meglio - conclude - non solo con i nostri pazienti, ma anche come comunità professionale".
(Adnkronos) – “La terapia Emdr è arrivata in Italia 25 anni fa e, allora, nel campo della psicoterapia non c’era una grande conoscenza dei meccanismi del trauma e del contributo delle esperienze traumatiche nei vari disturbi. Si è quindi fatta moltissima cultura sul tema e l’Associazione Emdr ha investito molto per far capire il ruolo del trauma nella salute mentale. Si sono dunque svolte numerose ricerche e oggi il trauma è diventato un aspetto transdiagnostico, cosa non pensabile all’epoca”. Lo ha detto Isabel Fernandez, psicologa e psicoterapeuta, direttrice del Centro di ricerca di psicotraumatologia di Milano, che ha portato nel nostro Paese la terapia ed è presidente dell’Associazione italiana ed europea di Emdr, Eye movement desensitization and reprocessing, ossia Desensibilizzazione e rielaborazione attraverso i movimenti oculari. (Video)
Oggi sono oltre 20mila gli psicoterapeuti formati sul tema del trauma. Dal disastro della Costa Concordia al Crollo del Ponte Morandi, dalla pandemia da Covid-19 fino all’alluvione in Emilia Romagna, l’Emdr si è rivelata tra le terapie più efficaci nella gestione e rielaborazione del trauma. Scoperta nel 1989 dalla psicologa americana Francine Shapiro e arrivata nel 1999 in Italia, la terapia Emdr, incentrata sul trattamento dell’esperienza traumatica a livello neurobiologico attraverso la stimolazione bilaterale alternata, è stata inclusa nel 2013 dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) come psicoterapia di elezione per il trattamento del Ptsd in bambini, adolescenti e adulti, e per tutti i disturbi legati a situazioni stressanti. Le molte pubblicazioni scientifiche e la letteratura internazionale evidenziano infatti l’impatto a lungo termine delle esperienze traumatiche sulla salute mentale, il benessere e il funzionamento delle persone “e l’Emdr ha accompagnato tutti questi sviluppi – spiega Fernandez – facendo ricerca, cultura e psicoeducazione su questi temi”.
L’evoluzione della terapia Emdr in Italia riguarda non solo l’ampliamento delle conoscenze, ma anche quello dei campi di applicazione. “Negli anni – aggiunge l’esperta – abbiamo visto quanto sia efficace in situazioni acute e in emergenza, come nel caso di disastri naturali e altre catastrofi, andare a lavorare con l’Emdr con la popolazione, con i bambini, nelle scuole. Abbiamo visto anche un grandissimo sviluppo a livello ospedaliero, sia nel pronto soccorso che nei vari reparti, dove l’Emdr è ormai parte strutturale di tante unità di psicologia. L’efficacia di questa terapia – sottolinea Fernandez – è stata evidenziata anche nel campo dell’abuso, della violenza e dei disturbi alimentari. Tutte le evoluzioni in questi campi di applicazione sono state sempre accompagnate da ricerche e studi. A caratterizzare lo sviluppo della terapia Emdr in Italia è stata proprio la quantità di ricerche e pubblicazioni fatte sul tema”.
In questi anni il protocollo Emdr si è integrato anche con altri approcci di psicoterapia. “E’ infatti usato regolarmente da terapeuti con formazioni diverse che partono da approcci differenti e da teorie della mente diverse – illustra Fernandez – ma che possono inserire il protocollo Emdr nella loro pratica clinica. Questo ha portato a una grande ricchezza nel nostro lavoro perché siamo riusciti a confrontarci con un linguaggio comune e, parlando di protocollo Emdr e del ruolo del trauma nella storia di vita dei nostri pazienti, stiamo riuscendo a farci capire e a lavorare meglio – conclude – non solo con i nostri pazienti, ma anche come comunità professionale”.