(Adnkronos) - ''Essere sovversivo, prendere in giro o scioccare'' non era l'obiettivo di Thomas Jolly, il direttore artistico che ''per oltre due anni'' ha lavorato alla cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici che si è svolta ieri sera a Parigi. ''Il mio desiderio è dire che facciamo parte di un grande 'noi''', ha dichiarato nel corso di una conferenza stampa mentre i politici francesi, e non solo, si dividono su chi ha parlato di ''capolavoro'' e chi di ''vergogna'' per alcune rappresentazioni considerate blasfeme.
"In Francia abbiamo il diritto di amarci come vogliamo, con chi vogliamo, in Francia abbiamo il diritto di credere e di non credere. In Francia abbiamo tanti diritti", ha detto affermando che ''queste erano idee repubblicane, di inclusione, benevolenza, generosità e solidarietà''.
Jolly ha anche risposto alle polemiche riguardo la scarsa organizzazione per far fronte alla forte pioggia che si è abbattuta su Parigi. ''L'ospite in più è stata la pioggia'', ha detto Jolly, aggiungendo che ''quello che ho visto ieri è gente che ballava, che lavorava, anche gli atleti, tutti erano sotto la pioggia e tutti stavamo insieme a celebrare questa umanità condivisa in cui spero tutti abbiano potuto riconoscersi, ritrovarsi e dire 'siamo tutti diversi, siamo tutti insieme'", ha concluso.
(Adnkronos) –
”Essere sovversivo, prendere in giro o scioccare” non era l’obiettivo di Thomas Jolly, il direttore artistico che ”per oltre due anni” ha lavorato alla cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici che si è svolta ieri sera a Parigi. ”Il mio desiderio è dire che facciamo parte di un grande ‘noi”’, ha dichiarato nel corso di una conferenza stampa mentre i politici francesi, e non solo, si dividono su chi ha parlato di ”capolavoro” e chi di ”vergogna” per alcune rappresentazioni considerate blasfeme.
“In Francia abbiamo il diritto di amarci come vogliamo, con chi vogliamo, in Francia abbiamo il diritto di credere e di non credere. In Francia abbiamo tanti diritti”, ha detto affermando che ”queste erano idee repubblicane, di inclusione, benevolenza, generosità e solidarietà”.
Jolly ha anche risposto alle polemiche riguardo la scarsa organizzazione per far fronte alla forte pioggia che si è abbattuta su Parigi. ”L’ospite in più è stata la pioggia”, ha detto Jolly, aggiungendo che ”quello che ho visto ieri è gente che ballava, che lavorava, anche gli atleti, tutti erano sotto la pioggia e tutti stavamo insieme a celebrare questa umanità condivisa in cui spero tutti abbiano potuto riconoscersi, ritrovarsi e dire ‘siamo tutti diversi, siamo tutti insieme'”, ha concluso.