L’aumento costante dei reati commessi tramite strumenti tecnologici contro la persona e il patrimonio rispetto a quelli tradizionali è una tendenza preoccupante ormai consolidata da anni. Roberto Fioramonti, segretario nazionale del MOSAP Polizia di Stato, ha denunciato che la Sezione Operativa per la Sicurezza Cibernetica (SOSC) di Terni rischia un collasso operativo a causa della carenza di personale specializzato. Questo ufficio, unico tra le forze di polizia per le competenze tecniche e i mezzi a disposizione per contrastare i reati informatici e proteggere le vittime della criminalità online, si trova in una situazione critica.
Pedofilia, terrorismo e cyberbullismo, Terni a rischio reati cibernetici
Le nuove forme di minaccia, come il terrorismo, il cyberbullismo, l’adescamento di minori, la pedofilia e il sextorsion, richiedono interventi specializzati che solo i professionisti della SOSC possono garantire. Il MOSAP ha da tempo segnalato internamente questa grave carenza, che si è acuita ulteriormente con i recenti pensionamenti nel corpo di polizia senza adeguati rimpiazzi. Nonostante le linee guida ministeriali prevedano un organico di almeno 14 unità per l’ufficio provinciale, la realtà vede il SOSC di Terni destinato a ridursi a soli 3 membri in seguito ai prossimi pensionamenti. Questa imminente riduzione comprometterebbe gravemente la capacità di fornire servizi di prevenzione e repressione necessari per la sicurezza dei cittadini della provincia. Il MOSAP, attraverso Fioramonti, chiede un intervento urgente da parte delle istituzioni politiche e tecniche affinché venga garantito il necessario potenziamento della Sezione Operativa della Sicurezza Cibernetica di Terni.
Fioramonti “Terni deve contate su organico adeguato di SOSC”
“È essenziale che la provincia di Terni, con i suoi 108.000 abitanti – sostiene il segretario nazionale del Mosap Roberto Fioramonti – possa contare su un organico adeguato per svolgere efficacemente i suoi compiti. La disparità di trattamento con altre province limitrofe, come quella con un comune di 66 mila abitanti che dispone del triplo delle risorse rispetto a Terni o quella con 161 mila abitanti che ha un organico specializzato 8 volte superiore, evidenzia l’urgente necessità di intervenire per garantire a tutti i cittadini ternani un adeguato livello di sicurezza. Una distribuzione di poliziotti cosi sbilanciata – conclude Fioramonti – ovviamente comporta una sperequazione dei servizi erogati ai cittadini nel tema della sicurezza e, ricordiamolo, tale diritto, è un diritto fondamentale costituzionalmente garantito”.