La Libera Caccia dell’Umbria (Anlc) attende la convocazione della Consulta venatoria da parte dell’Assessore Morroni, alla luce delle modifiche che si renderanno necessarie al Calendario venatorio 2024-25.
“Nel corso dell’audizione della seduta della Commissione regionale agricoltura, presieduta dal presidente Valerio Mancini, in cui le associazioni venatorie e gli Atc, grazie alla richiesta del consigliere Manuela Puletti che ringraziamo, hanno finalmente avuto modo di esprimersi sulle modifiche al piano contro la peste suina africana – ricorda il presidente regionale Anlc Lando Loretoni – abbiamo appreso della volontà della Giunta regionale e del commissario straordinario alla Psa di anticipare la caccia al cinghiale estesa a quattro mesi, per evitare, come da noi criticato, che questa si protraesse fino a febbraio. Cosa che non avrebbe tutelato le coltivazioni e avrebbe creato interferenze con le attività propedeutiche alla caccia ad altre specie. Per evitare che si compia lo stesso errore di decidere per conto dei cacciatori senza averli ascoltati – evidenzia Loretoni – ci attendiamo ora una rapida convocazione della Consulta venatoria da parte dell’assessore, che aveva messo in agenda incontri circoscritti sul solo tema cinghiale e Psa per il 30 luglio. E’ infatti evidente – sottolinea il presidente della Libera Caccia – che a questo punto si dovrà mettere mano al Calendario venatorio. A questo proposito, visto che il 1° ottobre cade di martedì, la Libera Caccia propone un ulteriore sforzo per anticipare la caccia al cinghiale alla domenica precedente, il 29 settembre. Analogamente, si chiede di anticipare alla prima domenica utile la prova dei cani, momento tanto atteso dai cacciatori e da tutto il movimento della cinofilia.
“Inoltre – prosegue Loretoni – così come fatto sull’estensione della caccia al cinghiale, si torna a chiedere, come già fatto congiuntamente dalle associazioni venatorie, di individuare con una delibera le deroghe alle specie tortora dal collare, storno e fringuello, oltre a gazze e corvidi e al piccione, che tanti danni sta procurando all’agricoltura. Infine – conclude Loretoni – suggeriamo all’assessore di togliere dal Calendario venatorio, inserendolo nella delibera relativa alle deroghe, il prelievo con carniere limitato della tortora selvatica in preapertura”.