L'autunno si sa, è la stagione dei funghi. Tantissimi appassionati setacciano i boschi alla ricerca delle specie più prelibate. Se ne trovano di tutti i tipi, colori e dimensioni; ma guai a farsi ingannare dalle apparenze. Raccoglitori di funghi, infatti, non si nasce. Ne tantomeno ci si può improvvisare. Avranno certamente imparato la lezione i 2 anziani coniugi di Assisi che, nella giornata di ieri, sono stati vittime di un'intossicazione causata dall'ingerimento di alcuni funghi, da loro stessi colti e poi cucinati.
I 2 si sono presentati al pronto soccorso lamentando problemi intestinali. Dopo le prime cure, i sanitari hanno riscontrato proprio un intossicazione gastro-intestinale, per fortuna non grave. A causarla, probabilmente, l'ingerimento di un fungo non particolarmente velenoso, ma che sarebbe meglio non mangiare o, al massimo, consumare in quantità minime.
Casi come questo sono purtroppo molto frequenti. L'inesperienza e la faciloneria dei “raccoglitori della domenica” può condurre a situazioni molto più gravi di quella vissuta dalla coppia assisana. Ecco perché le Asl consigliano sempre a tutti gli appassionati, anche a quelli più esperti, di far controllare il loro “bottino” agli operatori dei centri micologici, attivi in tutta l'Umbria