Morroni chiama la associazioni venatorie dopo aver modificato il Priu, resta il nodo della proroga a febbraio
Le associazioni venatorie sono state convocate per la mattina del 30 luglio negli uffici regionali del Broletto a Perugia dall’assessore Roberto Morroni “per condividere le azioni da mettere in campo per dare attuazione alle disposizioni presenti nel Priu. La Giunta regionale, dopo il via libera del commissario straordinario nazionale alla Peste suina africana (Psa) Caputo, nonostante il parere contrario di Ispra, ha infatti approvato l’aggiornamento della Parte II del “Piano regionale di interventi urgenti per la gestione, il controllo e l’eradicazione della Peste Suina Africana nella specie cinghiale (Sus scrofa)” del PRIU 2022-2026.
Novità che in sintesi riguardano il prelievo in braccata, attuato dalle squadre cinghialiste all’interno dei settori assegnati, e soprattutto il prolungamento della caccia al cinghiale fino al 28 febbraio. Aspetto, quest’ultimo, che viene però contestato da diverse associazioni venatorie, che avevano chiesto un incontro all’assessore prima che le modifiche venissero introdotte. La richiesta è che il mese in più della caccia al cinghiale venga inserito anticipando la data e non prorogando l’attività a febbraio, mese in cui vengono effettuate altre attività legate alla caccia ad altre specie.
C’è però l’incognita legata ai possibili effetti in caso di necessità di modificare il Calendario venatorio, con le associazioni ambientaliste che hanno già annunciato battaglia rispetto alle deroghe deliberate da alcune regioni. Deroghe che per l’Umbria, dopo il “no” di Ispra a comunicare le modiche quantità, riguardano solo la tortora selvatica, comunque per un carniere molto ristretto, da aggiornare in tempo reale tramite l’app.