Puletti interroga l'assessore Morroni per capire le azioni intraprese per difendere la preapertura che rischia di essere vanificata dallo stop auspicato dall'Ue
Mentre le Regioni sono impegnate nel rimpallo di responsabilità con il Ministero dell’Ambiente per sciogliere il nodo tortora selvatica, dopo lo stop al prelievo auspicato dalla Commissione europea, le Marche, seconda Regione italiana ad aver approvato il Calendario venatorio, ha trovato un accordo che ha portato a destinare due delle cinque giornate di preapertura alla caccia a questa specie.
Uno esempio, quello dell’Assessorato marchigiano a guida Lega, che dal partito di Salvini si invita a seguire anche nella vicina Umbria. Per difendere il prelievo della tortora selvatica in preapertura e, in prospettiva, per avere più coraggio nella stesura del Calendario venatorio.
“Ho chiesto formalmente all’assessore Morroni cosa intenda fare per scongiurare che venga bloccata la caccia alla tortora e quindi si vanifichi la prossima preapertura in Umbria”. Il consigliere regionale della Lega Manuela Puletti ha annunciato di aver depositato un’interrogazione in cui chiede quale sia l’intendimento dell’Assessorato dopo la comunicazione inviata alle Regioni dal Ministero dell’Ambiente, a seguito dell’ennesima indicazione della Commissione europea contro la caccia, questa volta per bloccare il prelievo della tortora selvatica.
“Per l’Umbria – ricorda Puletti – un eventuale divieto bloccherebbe di fatto la preapertura, che risulta tra le più limitate in Italia. Il Calendario venatorio approvato dalle Marche in questi giorni, Regione che grazie all’Assessore Lega ha trovato un accordo sulla tortora con due giornate in preapertura sulle cinque complessive e ha consentito di cacciare diverse altre specie, dimostra come la politica regionale possa contrastare le assurde limitazioni che questa Europa, con il Ppe alla guida, vuole imporre contro la caccia”.
“Con questa interrogazione – prosegue l’esponente della Lega – ho chiesto quali azioni concrete e di propria competenza l’Assessorato umbro intenda mettere in campo per salvare almeno la preapertura. Proprio per scongiurare il rischio che ora si presenta di fronte alle nuove riduzioni prospettate dall’Europa per il prelievo della tortora – ricorda Puletti – avevamo chiesto di integrare le specie cacciabili per quella giornata, aggiungendo, attraverso deroghe, tortora dal collare, storno e piccione, vista la sentenza del Consiglio di Stato che obbliga Ispra a concederci i dati per le piccole quantità. L’assessore adesso – conclude l’esponente della Lega – ha il compito di difendere almeno il prelievo della tortora selvatica in preapertura, per rispetto nei confronti degli oltre 25mila cacciatori umbri”.