Scoccia plaude al riconoscimento come monumento nazionale, Ferdinandi ricorda che è grazie all'emendamento Piccolotti. Stoccate tra candidati come sul Lilli
La campagna elettorale perugina va di scena al Teatro Morlacchi, appena dichiarato monumento nazionale.
“È il giusto riconoscimento per uno dei teatri più importanti d’Italia che da decenni caratterizza la vita artistica, sociale e culturale della nostra città. Un grande passo in avanti, oltre che una straordinaria soddisfazione per tutti i perugini” è il commento dell’assessore e candidata sindaco del centrodestra Margherita Scoccia, in un post social che la ritrae gioiosa all’interno del Morlacchi.
Un post che ha scatenato molti commenti sdegnati a sinistra, in cui si ricorda che il riconoscimento è avvenuto a seguito di un emendamento di Elisabetta Piccolotti, deputata di Alleanza Verdi e Sinistra. “Che sostiene Anima Perugia” si affretta ad evidenziare in un altro post la candidata sindaca del centrosinistra Vittoria Ferdinandi. Che aggiunge in una nota: “Abbiamo inutilmente aspettato almeno un ringraziamento anche dal sindaco Andrea Romizi, visto che tutti i parlamentari, perugini e umbri, della maggioranza di destra-centro che sostengono il nostro sindaco e il governo nazionale, si erano dimenticati di inserire lo storico Teatro perugino in questo elenco. Pazienza, l’importante per noi è sapere che ci stiamo occupando con serietà, a tutti i livelli, della città e del suo futuro. La candidata della destra invece di fare post per rivendicare meriti che non ha, ne faccia uno per scusarsi con i perugini per il pessimo stato in cui sono ridotti il Cinema Turreno, il Teatro Pavone, il Cinema Lilli e dia qualche risposta ai lavoratori del Museo della Penna che anche ultimamente si sono trovati costretti ad organizzare proteste e mobilitazioni”.
Ma c’è anche chi, in piena par condicio, rende merito a Brunello Cucinelli se intanto il Morlacchi, in attesa dei riconoscimenti formali e delle conseguenti future tutele (anche economiche) sia nel frattempo tornato a nuova vita.
Una polemica che segue quella sul cinema Lilli, tornano alla ribalta come possibile luogo per gli spettacoli di Umbria Jazz, che il candidato sindaco Massimo Monni (Perugia Merita) aveva scelto come simbolo dell’incuria e dei contenitori da rivitalizzare, lanciando da lì la sua sfida al centrodestra e al centrosinistra.