Le associazioni valutano proposte di modifiche condivise, intanto la Lega presenta le sue e chiede "più coraggio" all'assessore
Mentre le associazioni stanno provando a stilare un elenco di proposte comuni da sottoporre all’Assessorato rispetto alla bozza del Calendario venatorio 2024/25 presentato per l’Umbria – sulle quali, però, Morroni chiede l’unanimità perché vengano valutate – i consiglieri regionali della Lega Manuela Puletti, Valerio Mancini e Marco Castellari, sulla base dei confronti fatti con gli stessi cacciatori, chiedono “più coraggio” all’assessore. Auspicando modifiche alla bozza del Calendario venatorio che l’Assessorato ha diffuso dopo la seduta della Consulta. In particolare sulla giornata di apertura della caccia al cinghiale, sulle deroghe (soprattutto per le specie in preapertura e per il fringuello) e per aumentare il carniere della tortora.
L’apertura della caccia al cinghiale
“Si tratta – evidenziano Puletti, Mancini e Castellari a proposito del testo inviato dall’Assessorato alle associazioni – di una bozza molto simile ai Calendari degli anni passati, sicuramente poco audace. Si esprimono forti perplessità su due fronti: sull’apertura della caccia al cinghiale di giovedì e sull’attuale mancanza delle giornate aggiuntive per la migratoria. Nel primo caso è evidente la necessità di aumentare gli abbattimenti per contrastare i problemi legati all’eccessiva presenza di cinghiali. Per questo si devono incentivare le battute, senza costringere i cacciatori a prendere le ferie. Anticipiamo dunque l’apertura quantomeno al sabato, se non è possibile la domenica, ma di certo non in mezzo alla settimana”.
Deroghe dopo la sentenza del Consiglio di Stato
“Forti perplessità – sottolineano ancora Puletti, Mancini e Castellari – arrivano anche dall’assenza delle giornate aggiuntive per la caccia alla migratoria. Nella bozza di Calendario al momento l’apertura di questa forma di caccia è indicata dal 7 ottobre al 25 novembre, mentre nelle giornate precedenti erano previste giornate aggiuntive, prima e dopo. Ci domandiamo, insieme al mondo venatorio, le ragioni di tale scelta. Inoltre, anche se è vero che non rientra nella bozza del Calendario venatorio, come Lega torniamo a chiedere una preapertura più coraggiosa, con la previsione di specie in deroga, anche per sopperire ad alcune mancanze che ci sono nel Calendario stesso. Dopo la sentenza del Consiglio di Stato, che dà ragione alla Liguria e obbliga Ispra a concedere almeno piccole quantità di specie in deroga dietro richiesta, la gestione della preapertura diventa solo una volontà politica. Come ribadito in più sedi, chiediamo dunque l’inserimento in preapertura di specie in deroga, tra cui tortora dal collare, storno e piccione, così da evitare che la storica giornata della preapertura, tanto attesa dai nostri cacciatori, si concluda già alle 8 di mattina. Ma anche del fringuello, nei tempi ad esso consentiti”.
Il carniere della tortora
C’è poi la questione legata al carniere della tortora per la giornata di preapertura, nella quale sarà utilizzata ancora l’app per il conteggio puntuale: “Ci chiediamo infine – affermano i tre consiglieri leghisti – quale sia il carniere delle tortore quest’anno. E se dunque siano stati aggiornati studi e monitoraggi, affinché possa essere aumentato. Anche perché, dopo la richiesta della riconsegna dei tesserini, gli uffici dell’Assessorato dovrebbero aver effettuato i conseguenti studi per adeguare il carniere. Memori di quanto non fatto in passato, come testimoniavano le scatole di tesserini non visionati che giacevano nella sede della protezione civile di Foligno. Alla luce di queste ed altre perplessità evidenziate dalle associazioni sul Calendario venatorio, l’auspicio della Lega è che la politica vada incontro alle esigenze dei cacciatori e si possa trovare una soluzione soddisfacente insieme alle associazioni stesse”.