Dice Lisci, "Noi ci mettiamo il cuore, siamo coesi e non ci chiudiamo nei palazzi. Non come i soliti noti che ce l'hanno con tutto"
L’amministrazione comunale presenta Accade Spoleto in Primavera-Spoleto Spring. Avevamo deciso di non scrivere nulla di una conferenza stampa che di fatto non dice proprio niente di nuovo o interessante che non conoscessimo già di un programma legato per più di due terzi alle attività associative spoletine benemerite. Il programma avrebbe parlato da solo senza bisogno di ulteriori spiegazioni. I lettori conoscono già da tempo la famosa teoria del Frigorifero (apro e prendo quello che trovo dentro) e non c’è nessun motivo di tediarli ulteriormente sull’argomento.
Ma l’imprevedibile apertura di conferenza del ViceSindaco Stefano Lisci, delegato allo sport per la Giunta Sisti, ci ha fatto tornare indietro, sui nostri passi.
Sono bastate poco più di due/tre parole tutte racchiuse in un pensiero stupendo, per non resistere alla tentazione di riprendere in considerazione e valutare con quale spirito umano e politico certi amministratori si prestano alla vita amministrativa su mandato de “la ggente”.
Il concetto che sostiene Lisci, con una dose sconfinata di paternalismo, suona più o meno così: “Noi ci mettiamo il cuore, siamo coesi e non ci chiudiamo nei palazzi. Non come i soliti noti che sottolineano sempre quello che non va”.
Poi nella nota ufficiale del Comune si legge la spiegazione più articolata in un mare di miele: “Anche questa volta gli uffici del Comune e le associazioni hanno fatto un grande lavoro per definire la programmazione degli eventi – ha spiegato il vicesindaco Stefano Lisci – Questo tipo di pianificazione, che coinvolge moltissime realtà di Spoleto, anche sportive, ci permette di presentare periodicamente un cartellone interessante, variegato sotto l’aspetto delle proposte e senza dubbio inclusivo, perché si cerca ogni volta di creare sempre maggiori sinergie”.
La domanda sorge spontanea: a chi si rivolgeva il Vicesindacone? E’ stato un messaggio criptato, o solo criptico?
Ma anche fosse una faccenda di comunicazione segreta tra spioni di partito, cosa mai c’entra il riferimento ai soliti noti, con il programma di “inevitabili” eventi di Primavera? E, per di più, proferita durante una conferenza stampa e dunque ai giornalisti presenti?
Che uno poi ci riflette e dice tra sé e se medesimo, “che ci importa dai…il programma è molto più interessante, concentriamoci su quello”. E, ahinoi, il programma è invece la solita roba con ridottissimi guizzi di intelligenza artificiale.
E siccome non abbiamo la lingua biforcuta vi invitiamo a riflettere se una lista di eventi per cui fregiarsi di onore e magari bravura creativa, può contenere cose come Il Giro d’Italia la Corsa dei Vaporetti, le Giornate FAI di Primavera e persino la innocente Settimana di studi sull’Alto Medioevo. E così via rubacchiando. Capiremmo meglio se si trattasse di un promemoria da offrire ai cittadini tipo “ricordatevi che ci sono questi appuntamenti”.
Ma la faccenda della captazione frigorifera, a volerla specificare meglio, sta nel fatto che l’amministrazione comunale “agevola e facilita” (sostiene sempre Lisci) le associazioni o i comitati organizzatori nelle pastoie burocratiche e amministrative e magari li fornisce anche di patrocinio per far risparmiare qualche balzello ai malcapitati. Il tutto al motto, “io ti aiuto e tu sei mio, forever and ever”, anche se l’idea è tua, il progetto lo hai sviluppato tu e ti assumi magari anche il rischio di impresa. Meco…tanta roba insomma.
E allora come si fa a non scrivere due righe su cotanta cura paterna? Poi però ci prende anche una certa risarella, scuotiamo la testa e subito le reminiscenze di buone musiche ascoltate ci aiutano a descrivere il momento decisamente buffo. E così lo Spoleto Spring sboccia come quando l’inossidabile Frank cantava “You make me feel so young…You make me feel so spring has sprung” (mi fai sentire così giovane, mi fai sentire come una Primavera sbocciata).
E se Stefano Lisci, vicesindaco, ci propina il pensiero paternalista primaveroso, in noi sboccia subito la gioventù indomita…Stefano, you make me feel so young!
A proposito la canzone di Sinatra dice anche, The moment that you speak – Nel momento in cui parli
I wanna go play hide-and-seek-voglio andare a giocare a nascondino! Tana lo stesso, tanto gli eventi sono inevitabili.
Lo dicevamo che era una roba di spioni.
Ovviamente, vi forniamo di prezioso link agli “inevitabili” e dunque,