Il carabiniere perse la vita il 30 gennaio 2006 nel tentativo di sventare una rapina ai danni del Monte dei Paschi di Siena ad Umbertide, le parole e la commozione delle istituzioni
Umbertide ha ricordato questa mattina (30 gennaio) – a 18 anni dalla sua scomparsa – Donato Fezzuoglio, l’appuntato dei carabinieri medaglia d’oro al valor militare, che perse la vita il 30 gennaio 2006 nel tentativo di sventare una rapina ai danni del Monte dei Paschi di Siena, in via Andreani.
La cerimonia è iniziata con la deposizione delle corone di alloro alla lapide eretta nel luogo in cui il militare fu colpito a morte, dove stamattina autorità militari, civili, religiose, studenti e cittadini umbertidesi si sono stretti intorno al dolore dei familiari Emanuela, Michele, Mariolino e dei parenti più stretti. Presenti, tra gli altri, anche il sindaco di Umbertide Luca Carizia, il comandante carabinieri Umbria generale Gerardo Iorio, i comandanti provinciale colonnello Sergio Molinari e della Compagnia Città di Castello maggiore Giovanni Palermo, il maresciallo Cesare Rampazzi Minnella (comandante stazione di Umbertide) e alcune rappresentanze delle associazioni combattentistiche e dell’Arma.
Hanno preso parte alla commemorazione anche alcuni alunni degli istituti scolastici umbertidesi, insieme ad alcuni compagni di scuola di Michele Fezzuoglio del Campus Da Vinci, gli studenti della scuola media Mavarelli-Pascoli e delle scuole elementari Garibaldi e Di Vittorio, affiancati dai rispettivi docenti.
Il vescovo di Gubbio e Città di Castello monsignor Luciano Paolucci Bedini ha benedetto la lapide dedicata all’appuntato.
Alla fine della suggestiva cerimonia civile ha preso la parola proprio il sindaco Carizia, che con il suo intervento ha salutato affettuosamente la famiglia del carabiniere e ringraziato tutte le autorità presenti: “Oggi siamo qui riuniti per rendere omaggio all’appuntato Donato Fezzuoglio, carabiniere e uomo il cui ricordo è sempre vivo nelle nostre menti e cuori. Donato è un esempio di sacrificio, coraggio, diligenza verso il proprio dovere e spirito di servizio. Sono passati 18 anni da quel triste e terribile giorno in cui Donato perse eroicamente la propria vita per mano di criminali senza scrupoli per proteggere tutta la nostra comunità. Il pensiero più caro e affettuoso va ad Emanuela, Michele, Mariolino, a tutta la famiglia e a tutta l’Arma dei Carabinieri, che portano con orgoglio e grande emozione la testimonianza vivente del sacrificio di Donato.
“In rappresentanza delle Istituzioni – ha aggiunto Carizia – sono qui a ringraziare tutte le Forze dell’Ordine per il loro impegno quotidiano nel cercare di esserci vicini e proteggere tutti noi. Queste risposte diventano purtroppo ogni giorno sempre più difficili, perché la società in cui viviamo è diventata sempre più complessa e articolata, ma dobbiamo persistere nel rimanere uniti e coesi per costruire tutti insieme il nostro futuro, con tanta fiducia, speranza e grande amore per il nostro Paese. Siamo vicini a voi e voi siete vicini a noi. Lo sentiamo e lo apprezziamo. L’invito che vi facciamo è di continuare su questa strada di completa collaborazione”.
Subito dopo nella Chiesa di Cristo Risorto si è svolta la cerimonia religiosa tenuta dal vescovo e da don Alberto Gildoni, fratello della medaglia d’oro al valore militare colonnello Valerio Gildoni. Alla fine del rito ha preso la parola il comandante della Legione carabinieri Umbria generale Gerardo Iorio, che ha voluto riproporre la propria vicinanza e solidarietà a tutti i familiari di Fezzuoglio e a tutta la comunità umbertidese, ringraziando sindaco e vescovo per la presenza e l’affetto mostrato. Al termine della cerimonia è stata recitata la Preghiera del Carabiniere.