Aule più moderne e funzionali per la scuola d'infanzia ma anche un innovativo quanto "unico" sistema antisismico "Giorno davvero bello per la città, restituiamo una struttura più sicura ed efficiente"
Taglio del nastro, questa mattina (26 gennaio) per i rinnovati spazi dell’Edificio Scolastico di via Perugina e della scuola d’infanzia al suo interno, oggetto di importanti lavori di efficientamento sismico ed energetico nell’ambito del piano comunale da 16 milioni di euro per l’ammodernamento scolastico.
Presenti all’inaugurazione, oltre ai piccoli alunni, il sindaco di Gubbio Filippo Stirati e l’assessore ai Lavori pubblici Valerio Piergentili, che ha parlato di “un primo importantissimo passo che restituisce a bambini, genitori e insegnanti uno spazio sicuro ed efficiente”. Grande soddisfazione espressa anche dall’assessora all’Istruzione Simona Minelli: “Un giorno davvero bello per la città. Le delocalizzazioni sono state un impegno importante per la riorganizzazione dei servizi e la gestione dei trasferimenti di centinaia di bambini. Oggi andiamo a restituire a Gubbio uno spazio con ambienti nuovi, luminosi e belli che incentiveranno la didattica e miglioreranno la qualità delle loro giornate a scuola“.
I lavori sull’Edificio Scolastico erano iniziati a maggio 2022 e avevano subito un brusco rallentamento dopo il ritrovamento di reperti di epoca romana durante gli scavi. Piergentili ha riferito di essere al lavoro con la Sovrintendenza proprio per mantenere a vista i resti archeologici, tra cui vi sono vasche per l’acqua piovana, pozzi, pavimenti, mura e colonne: “Vogliamo che un pezzo di storia tanto importante e significativo resti godibile e visibile dai bambini e da tutti coloro che frequenteranno la scuola“.
Nel dettaglio le opere appena concluse – da parte dell’azienda eugubina Cooprogetti, direttore dei lavori l’ingegnere Lorea Ragnacci – hanno portato questo istituto ad avere, oltre ad aule più moderne e funzionali per la scuola d’infanzia, un innovativo quanto “unico” sistema antisismico: quest’ultimo prevede infatti la separazione delle fondazioni dal resto della scuola, con l’inserimento di appositi isolatori che, in caso di terremoto, riescono a smorzare lo spettro sismico. L’edificio, insomma, traballerà molto ma rimarrà sempre sicuro: esso è infatti stato progettato in classe d’uso 4, per poter essere anche utilizzato come base per la Protezione Civile in situazioni d’emergenza.