“Una grande giornata di partecipazione nella nostra regione. L’Umbria è stata al centro del dibattito politico, una volta tanto non per i disastri del centrodestra o per i deliri di qualche personaggio in cerca di visibilità per i suoi interessi personali”. Così il coordinatore regionale del M5S Umbria Thomas De Luca dopo l’assemblea che si è svolta ieri pomeriggio all’auditorium Capitini di Perugia alla presenza di oltre 350 persone.
Nella sala gremita, alla presenza del presidente Giuseppe Conte e della vicepresidente Paola Taverna, è stato presentato il manifesto per l’Umbria 5 stelle frutto del lavoro dei gruppi territoriali.
“Un momento importante di confronto e condivisione per ogni attivista che dimostra quanto la comunità del M5S in Umbria sia più viva che mai e intende voltare decisamente pagina dopo la disastrosa legislatura di centrodestra mettendo al centro i territori e i cittadini” aggiunge De Luca.
Sanità, legalità, rifiuti, lavoro, energia, beni comuni, diritti civili, sviluppo economico, protezione civile, pianificazione territoriale sono i temi contenuti nel manifesto e che sono stati discussi nei cinque panel tematici durante l’assemblea. “Un sentito ringraziamento a tutta la comunità umbra che ha partecipato con grande interesse” conclude De Luca.Come ribadito anche dal presidente Conte nel suo applauditissimo intervento, il M5S ritiene imprescindibile nella costruzione di coalizioni con le altre forze politiche un rinnovamento delle classi dirigenti che imprima una netta discontinuità con il passato rifiutando ogni logica di consociativismo, familismo e clientelismo politico. Con il manifesto per l’Umbria 5 Stelle la comunità umbra intende sostenere e promuovere le seguenti finalità politiche:
– Il benessere sociale, economico e psicologico attraverso una crescita duratura, inclusiva, sostenibile e rigenerativa per la piena occupazione e il lavoro dignitoso per tutti, contrastando la decrescita demografica della regione Umbria e l’emigrazione giovanile.
– L’universalità del diritto alla salute e dell’accesso alle cure, nella sua piena e concreta esigibilità attraverso la sanità pubblica.
– Il controllo democratico sui beni comuni e la loro accessibilità universale compresa l’energia, attraverso le comunità energetiche rinnovabili, e la materia, favorendo la sua conservazione attraverso il recupero ed escludendo il suo incenerimento e riducendo progressivamente lo smaltimento in discarica.
– Il contrasto alla crisi climatica attraverso la transizione ecologica della società e delle filiere produttive, sostenendo l’adattamento delle comunità locali e la conservazione degli ecosistemi.
– La lotta e il contrasto alla povertà attraverso la redistribuzione della ricchezza, l’inclusione sociale-lavorativa e l’istruzione pubblica.
– Il diritto allo studio attraverso l’istruzione pubblica come strumento di emancipazione individuale e di sviluppo sociale, che deve essere concretamente garantito anche a chi non possiede mezzi economici per accedervi o vive in centri minori e zone periferiche.
– La coesione territoriale garantendo pari dignità tra tutte le comunità locali e la lotta alle disuguaglianze nell’accessibilità dei servizi e dei diritti, prima causa di spopolamento e abbandono delle aree interne.
– La trasparenza, la partecipazione e l’amministrazione condivisa ed inclusiva attuando concretamente l’etica della politica come metodo di governo.
– La lotta e li contrasto ad ogni forma di discriminazione eradicando al cultura della violenza e della prevaricazione.
– La rigenerazione delle matrici ambientali e l’applicazione del principio di precauzione a tutela degli esposti involontari da qualsiasi forma di inquinamento.
– La tutela del patrimonio storico, culturale e paesaggistico e la promozione della cultura come strumento di sviluppo della società e di realizzazione ed emancipazione della persona.
– Lotta e contrasto alle mafie e ai sistemi mafiosi e promozione della cultura della legalità e della cittadinanza attiva.