Anche i sindacati in difesa dell’ASe: rischia di ritorcersi come un boomerang la decisione della Giunta Sisti, avallata dalla III Commissione del presidente Cesaretti (PD), di esternalizzare i servizi della pubblica illuminazione affidati finora alla municipalizzata ASE.
Dopo le denunce dell’opposizione (Alleanza civica e Fd’I) e i dati economici pubblicati nell’edizione odierna da Tuttoggi che dimostrano un quadro economico-finanziario dell’azienda spoletina di tutto rispetto, arriva nel pomeriggio anche una dura nota dei sindacati confederali che richiamano il Sindaco a rispettare gli impegni presi da un anno.
“Ribadiamo l’assoluta contrarietà all’esternalizzazione di attività svolte dai dipendenti A.Se (Azienda servizi Spoleto) che esprimono professionalità maturate in un ventennio di attività e chiediamo di conoscere la data ufficiale di uscita del bando pubblico per le assunzioni necessarie per la totale eliminazione della precarietà ad oggi presente in azienda”. È quanto scrivono in una nota le organizzazioni sindacali dei lavoratori di A.Se, Filcams Cgil, Filctem Cgil, Uiltec Uil, Femca Cisl e Fisascat Cisl che si rivolgono al sindaco di Spoleto, Andrea Sisti.
Il quale, denunciano i sindacalisti, “non ha risposto alla richiesta di incontro avanzata e oggi non era presente all’incontro con l’amministratore unico di A.Se”.
A preoccupare i sindacati sono le notizie uscite sulla stampa, in merito a possibili esternalizzazioni dei servizi di illuminazione pubblica, che sarebbero “in totale contraddizione con quanto affermato dallo stesso sindaco nell’incontro del 7 settembre 2022. In quella sede – ricordano Cgil, Cisl e Uil – Sisti aveva espresso la volontà di procedere ad una selezione pubblica per risolvere il problema della precarietà presente in A.Se entro il 31/12/2022 e comunque non oltre il 30/06/2023, potenziando ulteriormente i servizi erogati dall’azienda. Ed è a questi impegni che l’amministrazione di Spoleto deve ora dare attuazione per cui aspettiamo un chiarimento dal sindaco e atti concreti nella direzione dell’eliminazione della precarietà in A.Se”.
Dunque le prese di posizione del Pd del vicesindaco e segretario Stefano Lisci come quelle di Ora Spoleto della assessora Luigina Renzi non convincono neanche i sindacati.
Sull’ASE, dopo l’articolo di Tuttoggi, si è incendiato ancor di più il dibattito e fonti non ufficiali annunciano a TO che domani la maggioranza di centrosinistra potrebbe ritirare la pratica. Con non poco imbarazzo per partiti e movimenti che sostengono la Giunta.
Quello della pubblica illuminazione, dopo i servizi teatrali, sarebbe stato il secondo core business da esternalizzare. In pancia però, dicono i maligni, ce ne era anche un altro, quello del settore pulizie su cui però una relazione del novembre scorso al primo cittadino avrebbe chiarito, nero su bianco, che anche tale centro di costo aveva margini uguali se non migliori con la gestione all’azienda municipalizzata.
Intendiamoci, l’ASe non è certo la “gallina dalle uova d’oro” come VusCom (queste colonne sanno bene quale difesa è stata a suo tempo fatta per non privatizzare la società di servizi energetici i cui utili continuano a ricadere sul comprensorio), ma privatizzare per pagare pressoché le stesse cifre (se non di più) è una azione che va contro ogni logica, economica e di difesa del territorio.
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