Ospiti oltre 20 ragazzi tra i 14 e i 30 anni
Una mano tesa verso le famiglie dei ragazzi più fragili anche durante l’estate: è con questo obiettivo che l’Istituto Serafico di Assisi, grazie ai fondi del Progetto #InAiuto – il fondo ‘sospeso’ avviato pochi mesi fa, pronto a intervenire tempestivamente per dare sollievo alle famiglie delle persone con disabilità – ha promosso i suoi campus estivi gratuiti, un progetto educativo e ricreativo estivo per adolescenti e giovani adulti con disabilità.
Gli oltre 20 ragazzi tra i 14 e i 30 anni che si sono potuti iscrivere ai campus estivi – le richieste d’iscrizione sono state tante e provenienti per lo più dalle famiglie della provincia di Perugia – stanno vivendo un’estate diversa dal solito, avendo la possibilità di esplorare e sperimentare momenti educativi e ludico-ricreativi all’interno della struttura assisana, volti a favorire, in maniera sempre divertente e giocosa, la dimensione socializzante, la condivisione e lo stare insieme all’interno di contesti e spazi ad hoc, adeguati e sicuri, organizzati e pensati proprio per le persone più fragili.
“Siamo da sempre vicini alle famiglie dei ragazzi con disabilità – spiega la presidente dell’Istituto Serafico, Francesca Di Maolo – ed è proprio per questo che abbiamo messo in campo quest’iniziativa che mira a sostenerle a 360 gradi, anche d’estate. Sono tantissime, infatti, le famiglie che hanno ‘afferrato’ la nostra ‘mano tesa’, perché bisognose di un momento di sollievo necessario a riappropriarsi di una propria routine, per recuperare spazi utili a migliorare la qualità della vita anche e soprattutto dei loro figli disabili”.
Grazie al mix tra l’esperienza educativa e quella ricreativa degli operatori del Serafico, infatti, i ragazzi che stanno prendendo parte a questo percorso di divertimento e di svago stanno esplorando nuovi contesti di crescita che altrimenti non avrebbero potuto sperimentare Nel corso di questa iniziativa estiva sono arrivati al Serafico alcuni ragazzi che avevano bisogno non solo di un percorso di tipo ricreativo, ma anche di interventi riabilitativi: è per questo che, vista la gravità della loro condizione di salute e grazie ai fondi di #InAiuto, hanno potuto beneficiare di ricoveri residenziali e semiresidenziali all’interno dell’Istituto.