Il sedicente maresciallo le aveva riferito di un incidente occorso ad un familiare, chiedendole poi tutto l'oro che aveva | L'anziana ha poi fornito dettagli utili ai carabinieri per rintracciare l'uomo, fermato a Valfabbrica con 2 complici, il bottino e 4000 euro
La truffa del falso incidente stradale continua a mietere anziane e ignare vittime ma, stavolta, grazie anche all’aiuto di una brillante signora, tre persone sono state scoperte e denunciate.
Vari episodi si sarebbero verificati pochi giorni fa a danno di donne sole in casa, residenti nella Regione Marche, e sempre con le stesse modalità: la vittima di turno – generalmente una persona anziana – viene contattata telefonicamente per riferirle di un falso incidente stradale occorso ai suoi familiari, con la conseguente richiesta, solitamente per un risarcimento danni, di denaro o preziosi.
Nel caso più recente uno degli indagati – dopo aver chiamato un’anziana di Cagli (PU) ed aver ottenuto la sua fiducia – si sarebbe presentato a casa di quest’ultima e, qualificatosi come maresciallo dell’Arma dei carabinieri, le avrebbe raccontato il sinistro nel quale era stato coinvolto un parente; per la definizione dell’incidente, poi, l’uomo ha chiesto all’ignara vittima di consegnargli tutto l’oro che custodiva. Nelle mani del sedicente carabiniere, datosi poi alla fuga a bordo di un’auto probabilmente condotta da un complice, sono finiti quasi 300 grammi in vari monili d’oro e preziosi.
L’anziana, resasi conto solo dopo del grave raggiro subito, ha contattato subito il 112 per raccontare l’accaduto, fornendo peraltro dettagli molto precisi sia dell’uomo che della vettura usata da quest’ultimo per allontanarsi. In poco tempo una pattuglia dei militari di Gualdo Tadino ha intercettato e fermato il veicolo in fuga nei pressi di Valfabbrica.
A bordo dell’auto – risultata noleggiata nel napoletano – sono stati identificati due uomini ed una donna tutti 40enni, apparsi da subito visibilmente nervosi; il controllo dei militari, con perquisizione, ha poi permesso di rinvenire vari monili in oro e 4.000 euro in banconote da 50 euro. Non sapendo giustificare la loro presenza in zona né il possesso del bottino sospetto, tutto è stato sottoposto a sequestro.
L’anziana vittima, dopo aver sporto denuncia al Comando dell’Arma di Cagli, è stata poi invitata nella stazione carabinieri di Gualdo Tadino dove, previo riconoscimento, è tornata in possesso di tutti i monili in oro a lei sottratti. I tre 40enne sono stati denunciati alla locale A.G. per il reato di truffa e ricettazione.