Fermato dai carabinieri il gruppo di minori accusato di furti, danneggiamenti e ricettazione a Marsciano negli ultimi mesi
Hanno tutti tra i 15 e i 17 anni gli 8 minorenni fermati dai carabinieri della stazione di Marsciano che negli ultimi mesi si sono resi protagonisti di vari episodi di cronaca nel territorio comunale. Una baby gang accusata di vari reati, tra furti, danneggiamenti e ricettazione. Uno di loro è accusato anche di aver rapinato un disabile.
Già un paio di mesi fa l’amministrazione comunale marscianese aveva reso noto che erano stati individuati 5 ragazzi autori di vari atti vandalici in città. Ora però sono i carabinieri del comando provinciale di Perugia a fare il punto della situazione, spiegando appunto che 7 minori sono stati denunciati a piede libero, mentre uno è stato arrestato e portato in comunità.
Gli accertamenti, durati diverse settimane, hanno permesso di individuare alcuni ragazzi, tutti nati tra il 2006 e il 2008, ritenendoli, in base agli indizi acquisiti, i responsabili di svariati fatti, occorsi tra maggio e giugno 2023. In particolare, a vario titolo, sono accusati di un furto di generi alimentari presso un bar di Marsciano, un tentato furto di un’autovettura, una ricettazione di materiale tecnologico dal valore superiore ai 1000 euro, oltre al danneggiamento della “Bibliocabina”, la cabina telefonica adibita dal Comune a biblioteca per i ragazzi della scuola primaria del primo circolo di Marsciano.
Il minore tratto in arresto, colpito dalla misura cautelare del collocamento in comunità emessa dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Perugia, è indiziato, in concorso con un maggiorenne, del reato di rapina e lesioni ai danni di un ragazzo con disabilità avvenuto nel centro storico di Marsciano nello scorso mese di maggio. Nella circostanza dei fatti i due giovanissimi si sarebbero avvicinati alla vittima, un ragazzo maggiorenne con un lieve ritardo cognitivo, e dopo averlo insultato e afferrato con forza gli hanno strappato la collanina d’oro che aveva al collo per poi darsi alla fuga.