Martelli (Usl Umbria 1): "Si chiude la prima fase del complessivo percorso di stabilizzazione, prevista una seconda procedura"
Non solo l’Usl Umbria 2, ma anche l’Usl Umbria 1 ha stabilizzato numerosi dipendenti precari. L’azienda sanitaria perugina, infatti, ha provveduto a stabilizzare 137 dipendenti (5 che afferiscono all’area della dirigenza e 132 a quella del comparto) che avevano prestato la loro opera durante la crisi dovuta alla pandemia da Covid-19. Il provvedimento è stato deliberato sulla base degli accordi intrapresi tra la Regione Umbria e le organizzazioni sindacali.
“Con questi atti – afferma Enrico Martelli, direttore generale f.f. dell’Usl Umbria 1 – si chiude la prima fase del complessivo percorso di stabilizzazione essendo prevista una seconda procedura, da avviare con un nuovo avviso, che tenga conto delle importanti novità normative intervenute negli ultimi mesi con diversi provvedimenti legislativi. Infatti, con la nuova procedura, sarà possibile stabilizzare anche il personale del ruolo tecnico, professionale ed amministrativo che nella prima formulazione delle norme di riferimento non era stato preso in considerazione. Per questi dipendenti si avvia a conclusione la precarietà dei rapporti di lavoro che, comunque, nell’emergenza ha consentito all’Azienda di gestire e garantire i servizi assistenziali ai cittadini che altrimenti avrebbero risentito della grave carenza di personale che si era determinata. Ringrazio personalmente tutti questi professionisti per quello che hanno fatto fino ad ora. Sono certo che, anche con l’esperienza maturata in questi anni, sapranno fornire un apporto importante all’attività che ogni giorno siamo chiamati a svolgere a tutela della salute dei cittadini umbri”.