E' stato un successo. Anche una coppia di neo sposi ha voluto coronare il ”si” delle nozze con una foto davanti alla Coppa del Mondo di calcio. Palazzo Candiotti, cervello dell'Ente Giostra Quintana, è stato letteralmente preso d'assalto da centinaia di persone di tutte le età che hanno voluto vedere e toccare la Coppa del Mondo, e farsi riprendere dagli scatti fotografici. Anche il presidente della Figc Giancarlo Abete è intervenuto all'iniziativa voluta in seno al programma della Giostra di settembre 2009. Ad accoglierlo c'era il sindaco Nando Mismetti, la presidente della Regione Maria Rita Lorenzetti e il presidente dell'Ente Giostra della Quintana, Domenico Metelli.
(AGGIORNATO ALLE 22.30)
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E' da pochi minuti arrivata la Coppa del Mondo di calcio, e a Palazzo Candiotti, sono iniziate già le prime visite. Intanto Prosegue a ritmo serrato il calendario di appuntamenti voluti in occasione della Giostra della Quintana di settembre. Con i rioni Badia e Contrastanga si è conclusa ieri sera la prima parte del “Gareggiare dei Convivi”, il 34° concorso enogastronomico della Giostra della Quintana di Foligno che quest'anno ruota intorno al tema delle paste ripiene. Per la terza serata il presidente dell'Ente Giostra, Domenico Metelli era accompagnato dalla splendida dama Ilaria Scarponi in veste di madrina, oltre che dai magistrati. Al lavoro, ancora una volta, la giuria di esperti composta dall'architetto Luciano Piermarini (presidente), Alviero Bigi (gastronomo storico) e Marco Servili, presidente della sezione Ais di Assisi (sommelier). Ilrione Badia,la contrada del priore Raoul Baldaccini ha ambientato il proprio “Gareggiare” nella “Hostaria del Centurione”, in via San Salvatore Piccolo. Ad accogliere gli ospiti di palazzo Candiotti anche le dame Luisa Roscini e Priscilla Menichini, mentre il racconto della conviviale è stato affidato a Massimo Menghini con gli intermezzi in rima del “giullare” Gianluca Foresi.
La realizzazione dei piatti è stata affidata a Carlo Cicoria e Elia Paccoi, la scelta dei vini è stata curata dal sommelier Ivan Pizzoni, l'organizzazione generale è stata firmata da Simone Valeri e Massimo Manenti, i costumi erano di Marisa Bardelloni e Mauro Carboni. Ecco il menù proposto dal rione Badia. Come tradizione, il rione Contrastanga ha scelto come cornice ideale la corte di palazzo Denti, ovvero la “Taverna Sette Selle” per realizzare il proprio Gareggiare. Ad accogliere gli ospiti è stato il priore Maurizio Metelli, che ha voluto proporre come contorno la rappresentazione teatrale “Baldus”, sintesi del Libro Primo nel quale vi è un'attenta analisi del mondo conosciuto e fantastico, nella seconda parte vengono riportate alcune ricette tipiche del tempo. Regia e direzione artistica sono state curate da Anna Laura Vinti, scenografie e coordinamento tecnico-artistico di Maurizio Vinti; ricerche storiche, ricette e coordinamento cucine di Francesco Felicioni. Ad occuparsi della realizzazione dei piatti è stato lo chef Filippo Artioli, mentre la scelta e l'abbinamento dei vini sono stati firmati dal sommelier Piergiorgio Ferri; coreografia e danze del Balletto di Foligno di Piera Schiavo, Maria Mattioli, Valentina Ferri, Anna Laura Vinti; musiche dell'Esemble Maurizio Picchiò.
Oggi, come si diceva, è invece la giornata della Coppa del Mondo di calcio a Foligno, in mostra sino a questa sera alle ore 22 a palazzo Candiotti nella sede dell'Ente Giostra della Quintana, si concluderà per il presidente della Federazione Giuoco Calcio, Giancarlo Abete e gli altri vertici della Figc e della Lega Nazionale Dilettanti con una cena di gala nella taverna del rione Ammanniti. Ricercato il menù proposto, basato sul “Gareggiare dei Convivi” in atto in questi giorni tra i rioni della Quintana. A curarlo è lo chef Francesco Giuliani. Ecco il dettaglio: verdure in agrodolce, strudel di caciotta e funghi, melanzane marinate, schiacciatina con purea di fave; raviolo con ripieno di melanzane su letto di pomodorini e mozzarella; strongozzi piccanti con tartufo; spezzatino di cinghiale con mela renetta, faraona farcita con pancetta e ripieno di funghi porcini e timo con macedonia di verdure; crema catalana. La serata sarà allietata dal Trio musicale del maestro Picchiò e dal giullare Gianluca Foresi. Nella taverna saranno presenti personaggi in abiti barocchi allo scopo di ricostruire il quadro di un banchetto del Seicento. Ma la Quintana è fatta pure di domande a cui dare risposte. Il quesito è praticamente eterno e alla fine serve ancora una giostra, la Giostra della Quintana, per tentare di venirne a capo. E sì che le posizioni a supporto dell'una o dell'altra tesi sono appassionate, qualificate e persino documentate. Meglio l'amor della Dama o il favore del Principe? La superiorità, in sostanza, è dell'Uomo o della Donna? A Foligno intorno a tutto questo si discute da almeno quattrocento anni, anche se poi è una domanda che esiste dalla notte dei tempi.
Per venirne a capo, il 10 settembre 2007 si è svolto un vero e proprio dibattimento a palazzo Candiotti, con tanto di ricorso e controricorso sostenuti da avvocati e professori: Giulio Cesare Mazzoli e Giovanni Picuti in favore della tesi che propende per la superiorità della Dama (e dunque della Donna) e Domenico Benedetti Valentini e Roberto Segatori a favore della tesi che opta per la superiorità del principe (e quindi dell'uomo). Un “dibattito semiserio tra dottor de' leggi ed illustrissimi signori priori intorno alla superiorità fra la dama o il principe e la scelta che deve compiere un cavalier d'onore”. Il tutto si è basato su un certosino lavoro di ricerca effettuato dal Comitato Scientifico dell'Ente Giostra, in particolare dalla vice presidente Anna Maria Rodante in collaborazione con la dottoressa Paola Tedeschi ed il dottor Roberto Tavazzi, a cui si è aggiunta l'arte oratoria degli avvocati e professori, e gli interventi e gli “intermezzi” di autorità (come l'assessore alle pari opportunità Rita Zampolini) e personaggi che si erano rifatti ai testi storici di Lucrezia Marinelli, Francesco Sansovino, Alessandro Piccolomini, Vincenzo Jacobilli, Francesco Jacobilli, Giovanni della Casa e Baldassarre Castiglione. Si era partiti da un “ricorso introduttivo” sottoscritto da più avvocati in nome dei Rioni Croce Bianca, Morlupo, Contrastanga, Ammanniti e Pugilli ed indirizzato al Presidente dell'Ente Giostra quale Giudice della Quintana perché, sentenziando su un quesito cavalleresco, accerti in modo definitivo e con forza di giudicato il principio secondo cui il Cavalier d'Onore è tenuto alla fedeltà verso il proprio Principe e non alla sua Dama, in quanto, siccome donna, inferiore all'uomo.
Ben diversa la posizione caldeggiata dai Rioni Spada, La Mora, Giotti, Badia, Cassero, secondo cui un Cavalier d'Onore dev'essere attratto in primis dal dovere verso la propria Dama, anziché verso il proprio Principe, perché la donna meritava eguale o forse maggior considerazione dell ‘uomo; Ma considerato che le opposte opinioni “sostanzialmente si equivalgono per profondità di pensiero, esattezza della concatenazioni logiche, rispondenza ai principi della fede, autorità dei testi escussi, tutti illustri letterati e pensatori di chiara fama” alla fine per la risoluzione della questione ci si è dovuti affidare “alle armi in leale torneo”. Il Palio, come è noto, in quella occasione è stato conquistato dal cavalier Emanuele Capriotti, del Rione Ammanniti, e, di conseguenza, è stato acclarato “essere la donna inferiore all'uomo e il Cavalier d'Onore tenuto alla fede verso il suo Principe prima che nei riguardi della propria Dama”. Si poteva pensare che finisse qui? No di certo, perché ora c'è l'Atto di Appello dei Rioni Spada, La Mora, Giotti, Badia e Cassero.
E domani, venerdì 4 settembre, le parti si ritroveranno di fronte a palazzo Trinci, nella sala Sisto IV, alle ore 18. Protagonisti del dibattimento saranno niente meno che avvocati e professori “verissimi”: Domenico Benedetti Valentini, Roberto Segatori, Giovanni Picuti, Cesare Augusto Mazzoli e persino gli assessori Rita Zampolini ed Elisabetta Piccolotti. Ma sorprese non finiscono qui. A diciotto anni di distanza, il grande artista italiano Ugo Nespolo torna a firmare il Palio della Giostra della Quintana di Foligno. E' lui, infatti, l'autore del prezioso drappo – una vera e propria opera d'arte – che verrà consegnata al vincitore della Rivincita cavalleresca di domenica 13 settembre, culmine degli appuntamenti rievocativi della manifestazione che affonda le proprie radici nel Seicento. “E' un ritorno graditissimo quello di Nespolo – sottolinea il presidente dell'Ente Giostra, Domenico Metelli – perché è un maestro autentico e il suo nome nel mondo dell'arte è un punto di riferimento internazionale. Con questo Palio che attendiamo con ansia di vedere, si arricchisce ulteriormente la galleria artistica della Quintana che già annovera altri nomi importantissimi, che la rendono ancor più preziosa e museo di se stessa”. Come sempre, l'individuazione dell'autore del Palio è avvenuta da parte della Commissione composta, oltre che dal presidente Metelli – anche dal vice presidente Marco Mariani e dal presidente della Commissione artistica Stefano Trabalza, grazie alla preziosa collaborazione del dottor Cesare Pippi e della professoressa Anna Maria Rodante, vice presidente del Comitato scientifico della Quintana.
E proprio al dottor Pippi va il ringraziamento del presidente Domenico Metelli e della Giostra della Quintana. Ci sasràpoi unospaziodedicatoad una delleforme d'arte piùamate, il teatro. La caduta dell'Arcangelucifero” è il titolo dello spettacolo che la Compagnia dei Folli presenterà a Foligno, domani venerdì 4 settembre, alle 22.30 in piazza della Repubblica nell'ambito degli appuntamenti della Giostra della Quintana. Con l'ausilio di trampoli, fuochi ed artisti in sospensione, lo spettacolo intende offrire al pubblico un'atmosfera carica di suggestioni visive mediante scenografie e coreografie ispirate alle grandi manifestazioni di piazza che si svolgevano in epoca medievale e rinascimentale. Il forte contenuto di immagini spettacolari scaturisce da una nostra libera interpretazione del tema dell'eterno conflitto tra le forze del male, guidate dall'angelo caduto, Lucifero, e le forze del bene, per il dominio dei quattro elementi fondamentali (acqua, aria, terra e fuoco). È un tema caro al teatro medievale, più volte rappresentato in Francia, Italia, Germania nei secoli XIII, XIV, XV, con l'uso di imponenti scenografie e strutture teatrali. Nella nostra realizzazione, oltre all'uso di effetti pirotecnici, ci siamo avvalsi dell'aiuto della tecnologia moderna per esaltare la spettacolarità gestuale dei trampoli. La presenza inoltre di attori in sospensione da torri e campanili (secondo l'uso del teatro medievale) amplia ulteriormente lo spazio scenico, offrendo complessivamente allo spettatore diversi livelli visivi, che permettono un'ottima fruizione anche in ampi spazi.
La Compagnia dei Folli, nata nel 1984, è una compagnia teatrale che si dedica al teatro di strada e d'immagine, forma d'arte che è nata con l'uomo. In questo periodo le strade e le piazze delle città venivano animate e rallegrate dall'abilità e la fantasia di buffoni, menestrelli, istrioni, mimi, cantastorie, mangiafuoco e molti artisti tra i quali i grallatores ossia i trampolisti. È proprio ad essi che si ispira la Compagnia dei Folli, la quale, con l'uso di fuoco, artisti in sospensione, musiche, giochi pirotecnici e trampolisti, realizza i propri spettacoli dando vita a storie e leggende senza tempo né confini. Essendo un teatro di pura immagine è adatto ad un pubblico di ogni età e di carattere internazionale.