Si apre domani, venerdì 4 settembre 2009 a Valtopina (cerimonia di inaugurazione alle ore 10,30 al Palasport) l'XI edizione della Mostra del Ricamo a mano e del Tessuto artigianale.
La mostra si articola su diverse sedi espositive.
Sono ottanta gli espositori provenienti da tutta Italia e dall'estero per questo evento che è diventato uno dei momenti fondanti dell'identità culturale del piccolo comune umbro. la Mostra, animata da eventi di vario tipo (convegni, laboratori, défilé, acquista ogni anno maggiori consensi da parte del pubblico e degli operatori specializzati.
Gradevole appuntamento il défilé serale, che si avvale della conduzione di Ambra Cenci.
Da questa sede parte un percorso del filo che conduce lungo le vie del paese.
Al Centro Giovani si può visitare la rassegna “Arte tessile”, dedicata al design tessile di Gabriella Guidotti e l'istallazione di tessuti e luce “Particelle” della francese Madeleine Fischer.
Nelle sale della Canonica si ripropone l'ormai consueto appuntamento con il merletto creativo “Il Merletto e l'Effimero”, curato da Maria Bissacco, maestra merlettaia triestina.
Al Museo del Ricamo e del Tessile viene proposta “Modulare. Piermarini. Architettura e filo”, esposizione di manufatti tessili (abiti, tessuti, merletti e ricami) del XVIII secolo, dedicata al celbre architetto del teatro alla Scala di Milano nel bicentenario della sua morte. Ai reperti antichi fanno da contrappunto i ricami moderni ispirati ai disegni originali dell'architetto conservati a Foligno.
Sono ottanta gli espositori provenienti da tutta Italia e dall'estero per questo evento che è diventato uno dei momenti fondanti dell'identità culturale del piccolo comune umbro. la Mostra, animata da eventi di vario tipo (convegni, laboratori, défilé, acquista ogni anno maggiori consensi da parte del pubblico e degli operatori specializzati.
Convegno “L'Arazzo di Bayeux”
sabato 5 settembre, ore 9,00, Palasport (?), Sala Congressi
Un appuntamento veramente importante è il Convegno sull'Arazzo di Bayeux, documento preziosissimo dell'XI secolo, che si colloca agli albori della cultura occidentale. Il manufatto non è propriamente un arazzo; si tratta più esattamente di un ricamo, fatto con lana di otto colori naturali su delle pezze di lino greggio. Misura circa 70 metri (per un'altezza di 50 cm ca.) ed è stato confezionato tra il 1070 e il 1077, sicuramente in Inghilterra, a Canterbury o nei dintorni, per servire come decorazione del palazzo vescovile di Bayeux. Oggi è esposto nel Centre Guillaume le Conquérant, a Bayeux, piccolo comune francese situato nella regione della Bassa Normandia.
È suddiviso in una serie di pannelli che descrivono con immagini i fatti relativi alla conquista normanna dell'Inghilterra nel 1066, e, specialmente, la battaglia di Hastings L'arazzo è inestimabile per quanto riguarda la conoscenza della vita dell'epoca, in quanto si illustra la costruzione di castelli, di battelli (la flotta di invasione di Guglielmo). Vi compaiono anche vedute della corte di Guglielmo, dell'interno del castello di Edoardo a Westminster. L'arazzo contiene addirittura la rappresentazione di una cometa, probabilmente la Cometa di Halley.
L'arazzo è anche un importantissimo documento sulle tecniche di ricamo dell'XI secolo, in particolare per la comparsa di quello che da allora è detto punto di Bayeux e durante i tre giorni della mostra, il Club del Punto in Croce di Firenze sarà presente al Palasport per fare dimostrazioni pratiche della tecnica con la quale è stato realizzato il millenario arazzo.
L'incontro è coordinato dal professor Antonio Verna dell'Università di Toronto. I relatori sono il professor Paolo Peri dell'Università del Salento (Legge), che ne tratta l'aspetto storico artistico e la professoressa Rosanna Marsico dell'Università La Sapienza di Roma che illustra l'aspetto linguistico di questo importantissimo manufatto.