Cronache semiserie dall'Impero, in attesa del Ferragosto. Alla fine Spoleto non è il solo caso in Italia di città “pseudo-sfortunata” per la continua spoliazione di enti o uffici di primo livello che vengono trasferiti in altri siti con conseguente impoverimento del tessuto economico cittadino. Di ieri la notizia del trasferimento “colossale”, a quanto pare, degli uffici Telecom di Rieti che migrano verso Terni.
Grandi “squarci di petto” dei sabini che si interrogano del perchè, e autorità ternane con il sorriso a 32 denti che in questo caso sono anche 64. Anche l'ultimo reparto della Telecom di Rieti dunque viene soppresso e dopo Ferragosto le 50 unità lavorative saranno trasferite quasi tutte un Umbria. Dopo il pesante taglio avvenuto a metà degli anni '90, si conclude così una operazione figlia della privatizzazione del colosso delle telecomunicazioni.
«Doveva essere solo un'ipotesi di chiusura, in un primo momento archiviata, ora è realtà – dice il consigliere comunale reatino Gabriele Rossi – le nostre battaglie hanno solo rinviato il problema. La verità è che la provincia di Rieti non conta niente, la Regione non ci difende e il Comune capoluogo di una provincia politicamente e numericamente inesistente è zero». Sembra quasi che il politico abiti in Piazza della Libertà o a Piazza Garibaldi a Spoleto.
Prosegue Rossi: “come in un interminabile e triste gioco del destino la scelta è ricaduta, come ormai siamo abituati, su Rieti. Viene spontaneo chiedersi il perché di tanto accanimento, perché di questo ora bisogna parlare, contro il capoluogo sabino soprattutto alla luce della gravissima crisi economica che sta investendo il territorio.” Poi la provocazione “mi chiedo e vi chiedo che senso abbia, a questo punto, considerare Rieti capoluogo di provincia quando la sua economia è ridotta, grosso modo, a quella di una quartiere dell'hinterland romano. Non permettiamo che ciò avvenga. Non permettiamo che i cittadini vengano umiliati dalle scelte di aziende che nel nostro territorio hanno sempre fatto affari”.
Dalle parti del municipio festivaliero, dicono i maligni, c'è chi starebbe pensando a creare un corso di formazione in “Tecniche e metodi dell'Attrazione”, ovviamente non fatale, che di sfortuna se ne ha già abbastanza! Inutile dire che si potrebbe ricorrere a docenti ternani, facenti capo a quelle istituzioni accreditate dei mirabolanti 64 denti.
Ma tornando alla realtà, una cosa è certa: simili operazioni devono tassativamente essere fatte all'inizio del mese di Agosto, quando tutti sono in ferie. Sembra sia una delle cose più difficili, in effetti, come non far cuocere l'uovo nella Carbonara.
(carvan)
