Tesei in Aula: intercettati 2,1 miliardi di fondi, con 62 progetti principali e più di 500 minori già avviati
Nell’Italia che si interroga sulle difficoltà di attuazione dei progetti finanziati dal Pnrr (il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza attingendo dai fondi Ue post pandemia Covid), l’Umbria diventa un caso, in positivo, per quantità di risorse intercettate e velocità nello spenderli.
I numeri portati dalla governatrice Donatella Tesei in Aula – rispondendo a un’interrogazione – assist della leghista Paola Fioroni – parlano di 2,1 miliardi di fondi del Pnrr finora intercettati dall’Umbria. “Una cifra definita e certificata, superiore alla media nazionale” ha affermato la presidente, ricordando anche le difficoltà legate alla guerra in Ucraina e all’impennata dei prezzi, che ha fatto saltare la piena copertura di molti interventi.
Tesei ha spiegato che 1,8 miliardi dei fondi sono stati assegnati per 200 progetti più sostanziosi, di importo superiore al milione di euro. Di questi, 62 sono stati avviati. I restanti 300 milioni riguardano 1.931 progetti “minori”, di cui più di 500 avviati.
La governatrice ha quindi rivendicato la bontà dell’azione di governo regionale, prima nella presentazione della progettazione rispetto alle missioni già declinate nel Piano nazionale e ora nella loro attuazione. “I fatti ad oggi ci stanno dando ragione” ha detto Tesei con orgoglio.
Soddisfatta anche la consigliera Fioroni, che ha evidenziato come ben 795 milioni siano destinati a finanziare le infrastrutture ed i collegamenti regionali “per uscire da un isolamento geografico “che ci ha penalizzati per troppo tempo; 395 milioni per digitalizzazione, ricerca e sviluppo “per affrontare le sfide cruciali di trasformazione che dovranno affrontare le nostre aziende”, e 225 milioni per scuole, asili ed edifici pubblici, oltre ai 106 milioni per case della salute ed ospedali di comunità “per rendere la nostra regione un luogo dove lavorare e crescere la propria famiglia”.