L'onorevole di Alleanza Veri e Sinistra annuncia un'interrogazione urgente al ministro degli Interni dopo aver visitato Pierantonio "Situazione indegna, manca quasi tutto"
Ad oltre un mese dal terremoto del 9 marzo che ha colpito Pierantonio (Umbertide), nella palestra comunale della frazione umbertidese sono ancora alloggiate circa 40 persone rimaste senza casa.
Una situazione che l’on. Elisabetta Piccolotti (Alleanza Verdi e Sinistra), in visita nei luoghi del sisma proprio questa mattina (17 aprile) – quando tra l’altro si è registrata un’altra scossa – ha definito “intollerabile”, annunciando addirittura un’interrogazione urgente al ministro degli Interni Matteo Piantedosi.
“Nonostante gli sforzi degli operatori nella palestra manca quasi tutto – ha aggiunto l’onorevole – e la sensazione è che la disorganizzazione stia pesando sopratutto sulle spalle dei più fragili. Le persone dormono su brandine, fa freddo perché la palestra è poco riscaldata, la promiscuità è totale, le docce non hanno tende e non ci sono né un bidet né alcuna privacy. Non è stato permesso agli sfollati neanche di utilizzare una cucina in una struttura vicina per le più elementari necessità”. La Piccolotti fa notare anche la presenza di molti bambini, di cui uno è diabetico e deve conservare i medicinali in frigorifero, ma nella palestra non ce ne sono“.
Le persone rimaste nella struttura in grandissima parte sono di origine straniera mentre gli altri, oltre 700, sono comunque riusciti a trovare soluzioni da parenti, amici o preso in affitto altre case. “Il contributo erogato dopo la concessione dello Stato di emergenza è insufficiente e soprattutto è soltanto per un anno. È normale quindi che tutti gli sfollati temano per il proprio futuro: alcuni di loro hanno paura di rimanere senza risorse e per di più con mutui ventennali a carico per le case inagibili”.
“Il Governo – aggiunge Piccolotti – dovrebbe dare maggiori rassicurazioni per gli anni a venire, ma invece tutto sembra nebbioso. Il prezzo più alto, come sempre, lo pagano i più poveri che sono i più preoccupati. Una situazione intollerabile considerato che è passato più di un mese dal terremoto e che in questo tempo si sarebbero potute montare casette di legno o reperire stanze in albergo. Farò presente tutto questo al Ministro Piantedosi perché si trovi subito una sistemazione dignitosa a queste persone“.