Uno dei problemi principali che si riscontra maggiormente all’interno dei magazzini è quello dello stoccaggio delle merci. Questo termine si riferisce all’ottimizzazione dei tempi e degli spazi che si hanno a disposizione per poter riporre la merce all’atto dello scarico o in attesa che venga caricata. A tal proposito, per poter compiere questa operazione, è necessario che ogni magazzino, grande o piccolo, sia dotato delle attrezzature idonee affinché queste operazioni possono essere compiute senza problemi: si tratta in sostanza di assicurarsi di avere a disposizione almeno un transpallet manuale per magazzino o attrezzature motorizzate per gli spostamenti più lunghi o per quelli in punti particolari dove, ad esempio, è presente un pavimento sdrucciolevole.
Detto questo, cioè che oltre allo stoccaggio è necessario avere l’attrezzatura idonea per poterla distribuire all’interno del magazzino o consegnare ai camion per il trasporto, è bene cercare di capire meglio come funziona lo stoccaggio e come ottimizzarlo per una perfetta efficienza di magazzino.
Che cos’è e come funziona lo stoccaggio di magazzino
Come già accennato, lo stoccaggio di magazzino è l’operazione più importante da compiere all’interno di una qualsivoglia tipologia di azienda. Il termine stoccaggio deriva dall’inglese “to stock” che vuol dire proprio “immagazzinare” la merce in un apposito deposito. Quella dello stoccaggio è un’operazione, tanto delicata, quanto fondamentale per il perfetto funzionamento dell’intero sistema aziendale: le merci allocate al suo interno sono parte integrante delle vendite o dei processi produttivi e fare in modo di avere sempre il quantitativo necessario aiuta la filiera aziendale.
Per ottimizzare il processo di stoccaggio è necessario seguire una logica stabilita a monte, ovvero, all’atto della disposizione delle merci negli scaffali e nell’individuazione dei percorsi migliori da compiere per renderle facilmente raggiungibili. Una volta che la merce è arrivata in magazzino bisogna scaricarla usando un transpallet manuale (o nei casi di aziende più grandi, anche con l’aiuto di quelli elettrici o semi elettrici) e trasportarla nell’apposito comparto a cui è destinata. Ci sono differenti metodologie utilizzate per stoccare la merce in maniera efficiente all’interno dei magazzini, le più usate sono due:
- Il metodo Fifo, first in first out. Primo ad entrare primo ad uscire, ovvero, l’ingresso e l’uscita coincidono;
- Il metodo Lifo, last in first out. Ultimo ad entrare primo ad uscire ed è differente dal primo metodo perché le ultime merci entrate in magazzino sono anche le prime che escono.
Va detto che entrambi i metodi sono validi e vengono utilizzati a seconda di quelle che sono le esigenze aziendali. La scelta sulla quale sia la migliore da usare per il proprio contesto aziendale può dipendere da più elementi come, ad esempio: il tipo di merce presente all’interno dei magazzini, il tipo di magazzino, gli scaffali, i contenitori, l’indice di rotazione e così via.
Soluzioni per migliorare lo stoccaggio
Che si preferisca il metodo Fifo o il metodo Lifo, ci sono delle soluzioni adattabili ad entrambe le prospettive da poter adottare per migliorare l’efficienza organizzativa dello stoccaggio del magazzino. La prima è quella della corretta gestione e del recupero dello spazio che si ha a disposizione. In base a quello che è l’ingombro della merce si può pensare, soprattutto quando il magazzino non è eccessivamente grande, di sfruttare lo spazio in verticale. Oltre a questo aspetto ci sono anche altri accorgimenti da usare per ottimizzare sia gli spazi che i tempi del magazzino, come: l’uso di macchinari di movimentazione adeguati, ad esempio, un piccolo magazzino potrebbe adottare solo un transpallet manuale per spostare la merce; redistribuire la merce scegliendo un layout più fruibile o sbarazzarsi periodicamente della merce inutilizzabile in modo da avere più spazio in magazzino.
Infine un’altra soluzione ideare per ottimizzare lo stoccaggio è quella di creare una mappa per il magazzino. La mappatura del magazzino è una delle parti più importanti della logistica, metterla in atto vuol dire sapere esattamente in quale punto del magazzino si trova una determinata merce. Per farla è necessario che ad affiancarla vi sia un supporto informatico adeguato, messo in essere attraverso un software gestionale, che permette di controllare il magazzino dall’ingresso della merce, durante la sua permanenza all’interno, fino alla sua uscita. Adottare un approccio di questo tipo vuol dire poter ridurre i tempi di lavoro, ma anche abbassare notevolmente il rischio di errori e di ottimizzare lo stoccaggio.