I tre pedinati da più di un anno, recuperati 300 grammi di cocaina e un chilo e mezzo di Hashish | Identificati anche molti dei loro clienti
Tre arresti sono stati eseguiti nelle prime ore del mattino di venerdì 9 dicembre a Città della Pieve per stroncare un giro di spaccio di cocaina ed hashish.
La polizia ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di tre fratelli albanesi, su ordine del gip di Perugia, dopo la richiesta della locale Procura. Per tutti appunto l’accusa è di detenzione e spaccio di cocaina e hashish.
In base alle indagini svolte i tre indagati avevano messo in piedi nella zona di Città della Pieve, dove risiedono, “una fiorente attività di spaccio” di cocaina e hashish. I clienti, molti dei quali identificati, arrivavano, oltre che dal Perugino, anche dalle province di Terni e Siena.
Le indagini sono state avviate nell’ottobre del 2021. Da allora gli spostamenti dei tre sono stati seguiti attraverso appostamenti, l’uso di telecamere, gps, intercettazioni telefoniche e ambientali. Un’attività che ha consentito agli inquirenti di acquisire gravi indizi di colpevolezza nei confronti dei tre e di recuperare circa 300 grammi di cocaina e un chilo e mezzo di hashish. Droga che sul mercato avrebbe fruttato 30mila euro.
La droga veniva nascosta in alcuni ruderi del territorio, per poi essere venduta ai clienti. I tre si muovevano sul confine tra Umbria e Toscana per cercare di rendere più difficili i controlli.
(aggiornamento ore 11,30)