Da carcere a meraviglioso polo culturale: una due giorni per ripercorrere la storia degli ultimi 40 anni della Rocca e tracciare il suo futuro
Quarant’anni fa l’ultimo detenuto lasciava la Rocca Albornoziana, destinata, dopo un lungo restauro, a diventare l’attuale straordinario polo di attrazione culturale, che ospita il Museo Nazionale del Ducato di Spoleto, convegni, cerimonie, concerti e spettacoli teatrali. Anche per il Festival dei Due Mondi, tra cui quello andato in scena il 5, il 6 e il 7 luglio 1982 nel Cortile d’onore della Rocca albornoziana, con l’opera Sorveglianza speciale di Jean Genet per la regia di Marco Gagliardo, con un cast interamente reclutato fra i detenuti della compagnia Teatro gruppo del carcere romano di Rebibbia. L’esibizione per la prima volta di un gruppo di detenuti in un festival internazionale, fu resa possibile grazie ai permessi concessi dal magistrato Luigi Daga e all’impegno degli educatori Antonio Turco ed Ernesto Padovani, poi direttore del carcere spoletino.
Un anniversario che sarà celebrato proprio alla Rocca il l’1 e 2 dicembre con un convegno dedicato ai quarant’anni di recupero e valorizzazione dell’edificio. A distanza di quarant’anni, la Direzione Regionale Musei Umbria con il Museo nazionale del Ducato – Rocca Albornoz, il Comune di Spoleto e l’Associazione “Amici di Spoleto” intendono ripercorrere i momenti salienti di questo recupero con due giornate di studi che possano gettare anche le basi per una riflessione sul futuro del monumento e sul suo ruolo fondamentale nel sistema museale dell’Italia centrale.
Il programma del convegno
Giovedì 1 dicembre 2022
Rocca Albornoz – Museo nazionale del Ducato di Spoleto
Ore 9:30 – Saluti istituzionali
coordina Donatella Binaglia
– Antonella Pinna, Regione Umbria
– Andrea Sisti, Sindaco di Spoleto
– Chiara Pellegrini, Direttrice carcere di Spoleto
– Candia Marcucci, Presidente Associazione “Amici di Spoleto”
– Camillo Corsetti Antonini, Presidente “Fondazione Antonini”
Ore 10.30 – Prolusioni
– Bruno Toscano, Risalire il colle quarant’anni dopo: una cronologia
– Mario Tedesco: La liberazione della Rocca: guidare i detenuti dal fortilizio alla casa di reclusione di Maiano
– Paola Mercurelli Salari: Sette secoli di storia per la Rocca Albornoz di Spoleto
Ore 13.00 – Pausa pranzo
Ore 14.30 – Prima sessione – Le stagioni dei grandi restauri e delle infrastrutture
Coordina: Antonella Manni
– Bernardino Sperandio: La scoperta e la memoria: i cantieri dal 1982 al 2007 e l’inaugurazione del Museo Nazionale del Ducato di Spoleto
– Francesco Di Lorenzo: Nuove prospettive e rifunzionalizzazione degli spazi: i cantieri in corso
– Giuliano Macchia, La Rocca nella città: la mobilità alternativa da e per la Rocca
Ore 17.00 – seconda sessione: esperienze culturali in Rocca
– Giorgio Flamini:
Sorveglianza Speciale, Wafer, In-visibile, Storia vera, Je est un autre 25 anni di esperienze di Arte e Teatro/Carcere in Rocca: 1982-2022, bilanci e prospettive
– Irene Panfili, Quarant’anni di attività in Rocca
Venerdì 2 dicembre 2022
Salone Antonini della Rocca Albornoz di Spoleto
Ore 9,00 – terza sessione: la Rocca verso una nuova dimensione
Coordina: Rosaria Mencarelli
– Danilo Chiodetti, L’associazione Italia Langobardorum
– Angela Maria Ferroni: Il sito seriale Unesco Italia Langobardorum. I luoghi del potere (568-774) e il Museo Nazionale del Ducato di Spoleto. Relazioni e opportunità di valorizzazione
– Mauro Magrini: “L’ambiente del Colle della Rocca” quarant’anni dopo
– Luca Dal Pozzolo e Rosaria Mencarelli: Il nuovo progetto di valorizzazione e gestione del compendio della Rocca.
12.00 – Conclusioni.