I 4 nigeriani gestivano un fiume di eroina nel capoluogo e in provincia | A due contestata l'usura: prestiti con tassi del 120%
Eroina, sgominata la banda dei nigeriani. Alle prime ore della mattina, i carabinieri del Nucleo investigativo provinciale di Perugia, unitamente ai militari delle Compagnie di Perugia, Città di Castello, Città della Pieve, Assisi e Spoleto, con il supporto delle unità cinofile della guardia di finanzia di Perugia, hanno arrestato quattro persone indiziate, a vario titolo, dei reati di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, detenzione e spaccio di ingenti quantitativi di eroina.
Secondo le indagini, avviate a marzo, i quattro, residenti a Perugia, facevano venire ingenti quantitativi di eroina che poi spacciavano nel capoluogo e nella provincia.
Si ipotizza che al vertice del gruppo ci fosse un 44enne nigeriano, chiamato “Superfly”, come il protagonista del film “American Gangster”, a cui si ispirava nella sua attività criminale. Al telefono, parlando di lui con riverenza, lo indicavano come “il padrone di Perugia”, “il più grande di tutti gli spacciatori”.
Lo scorso 13 aprile i carabinieri del Nucleo investigativo di Perugia avevano già tratto in arresto uno degli indagati, in possesso di una valigia con 9 kg di eroina, 3 kg di sostanza da taglio e oltre 83mila euro in contanti, nascosti in un’abitazione a Fontivegge.
Dalle indagini è emersa anche un’attività di usura contestata a due degli indagati arrestati, anche grazie alla complicità di un cittadino italiano, destinatario di un provvedimento di perquisizione. Il denaro veniva prestato con tassi del 10% mensile e del 120% annuo.