“I piccoli imprenditori rischiano di non farcela perché devono aspettare mesi o addirittura anni prima di essere pagati da un ente pubblico o da una grande impresa committente. Abbiamo bisogno di norme severe contro i 'cattivi pagatori' che mettono in ginocchio le imprese artigiane e le micro e piccole imprese le quali, si trovano strette in una morsa fatta di oneri finanziari, costi amministrativi per disincagliare i crediti in sofferenza, perdite di tempo, oneri legali per ottenere la riscossione del credito agendo per via giudiziaria. Problemi talmente drammatici da spingere gli imprenditori a gesti estremi come quelli che riempiono la cronaca di questi giorni. Chiediamo sia introdotto il principio della reciprocità tra Stato e cittadini nella compensazione tra debiti e crediti. che consenta agli imprenditori di compensare i crediti di qualsiasi natura vantati nei confronti della Pubblica Amministrazione con i debiti verso la PA, a qualunque titolo dovuti. Perché la Pubblica Amministrazione può bloccare i pagamenti quando il contribuente ha debiti iscritti a ruolo e allo stesso modo il contribuente non può compensare il pagamento di tasse, imposte e contributi con i crediti nei confronti della Pubblica Amministrazione?”. E' quanto ha sottolineato il Segretario di Confartigianato Imprese Perugia – Stelvio Gauzzi – circa la nuova proposta di Direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio contro i ritardi di pagamento. “E' indispensabile – ha detto Gauzzi – ristabilire etica e correttezza nei rapporti economici tra imprese e Pubblica Amministrazione, tra imprese committenti e imprese subfornitrici. Secondo le rilevazioni di Confartigianato Nazionale – prosegue Gauzzi, la direttiva 2000/35, recepita in Italia con il decreto legislativo 231 del 2002, non ha inciso significativamente su questo fenomeno. Anzi, la crisi economica ha addirittura peggiorato la situazione: tra il 2008 ed il 2009 sono aumentate del 30% le imprese che hanno peggiorato le abitudini di pagamento dei debiti commerciali e tra il 2007 ed il 2009 la regolarità nei comportamenti di pagamento è diminuita dal 50,4% al 41,8%. Con il risultato che nel 2008 i tempi medi di pagamento si sono allungati di 22 giorni e addirittura per le imprese che lavorano in subfornitura i ritardi medi sono aumentati di 30 giorni. Per combattere efficacemente il malcostume dei ritardi di pagamento che colpisce soprattutto i piccoli imprenditori, in alcuni casi costringendoli a chiudere l'azienda, Gauzzi auspica che la nuova proposta di direttiva contenga regole più stringenti e non eludibili per far rispettare i tempi di pagamento nelle transazioni tra privati e pubblica amministrazione, maggiori deterrenti contro i ritardi di pagamento nelle transazioni tra privati e regole di garanzia e trasparenza nei pagamenti a favore dei subfornitori.
CONFARTIGIANATO SOLLECITA UNA LEGGE CONTRO I “CATTIVI PAGATORI” NELLA PA.
Sab, 06/03/2010 - 11:22