Una grande festa che ha fatto tornare l'allegria e il divertimento per le vie del centro. Castellani, "creeremo una rete nazionale"
Un’edizione quella di quest’anno del Cantamaggio Ternano che ha segnato la ripartenza degli grandi eventi che è culminata con la sfilata dei carri per le vie del centro. Dopo due anni di stop a causa dell’emergenza sanitaria si è potuto tornare al piacere di condividere una festa che affonda le sue radici nella storia e tradizione della città.
Una grande festa a cielo aperto animata anche dai maggiaioli che ogni anni sono il cuore pulsante del Cantamaggio Ternano. La kermesse che per 27 giorni ha animato la comunità ternana è stata promossa a pieni voti anche dalle attività commerciali e dai ristoratori che hanno avuto un riscontro alquanto positivo.
“Questa edizione del Cantamaggio Ternano – sottolinea Maurizio Castellani, presidente dell’Ente Cantamaggio – ha compiuto 126 anni, ma è stata come un’edizione zero. Durante l’organizzazione ogni giorno dovevamo fare i conti con l’emergenza sanitaria e fino all’ultimo la manifestazione è stato a rischio di saltare come tante altre manifestazioni. C’è stato un lungo lavoro certosino in sinergia tra l’amministrazione comunale, la Regione Umbria, la Fondazione Carit e le forze dell’ordine per garantire che l’evento venisse fatto in piena sicurezza. Ci siamo riusciti grazie alla collaborazione fra tutti noi. E’ stata dura, ma ce l’abbiamo fatta. Certo è che la sfilata dei carri del prossimo anno tornerà ad essere il 30 apile”. Archiviata l’edizione 2022 del Cantamaggio già si pensa, anche se prematuro, a quella del 2023.
“Stiamo studiando come potenziare la la manifestazione – continua Maurizio Castellani – che ogni anno richiama in città migliaia di presenze provenienti non solo da fuori città, ma anche dalla regione. Il nostro desiderio è di creare una serie di gemellaggi anche con altre regioni che festeggiano il maggio. Arricchiremo sempre di più la kermesse creando una rete nazionale e anche internazionale che celebra la cultura, la tradizione e la storia. L’obiettivo è quello di portare a possibili scambi culturali e progetti di studi per ragazzi provenienti da tutta l’Europa. L’idea è anche quella di valorizzare il patrimonio cittadino allargando la manifestazione. Come? Coinvolgendo le scuole e i giovani che sono portatori delle nostre radici culturali”.
“Un grazie va alla stampa locale e nazionale – conclude Castellani – che ci ha seguito molto. Un ringraziamento anche a quei giornalisti che hanno veicolato il nostro evento anche fuori regione. Un grazie anche ai quartieri che hanno realizzato i carri”. L’appuntamento è dunque ad aprile del 2023 e si accettano suggerimenti e consigli per la prossima edizione. Insieme si può crescere e soprattutto far crescere la città.
Foto repertorio TO