Venerdì l'assemblea a cui sono state invitate le istituzioni
“In sonno” dal 2012, il Comitato Variante Sud è tornato in campo. E’ bastata la risposta dell’ingegner Francesco Castellani, dirigente dell’area lavori pubblici del Comune di Foligno, all’interrogazione della consigliera Rita Barbetti, per riaccendere la tensione e far convocare un’assemblea pubblica per venerdì 20 maggio alle 21, presso i locali della Proloco di Cave di Foligno.
L’invito alle istituzioni
“Preso atto delle dichiarazioni del dirigente Castellani, in occasione del consiglio comunale dell’8 marzo – scrivono i due portavoce del Comitato Luigi Casini e Francesco Piermarini nell’invito pervenuto alle istituzioni – in merito all’iter procedurale del progetto “Variante sud” basato essenzialmente sul tracciato del progetto 2008. Progetto che ebbe grandissime contestazioni già in fase preliminare. Così il 18 maggio 2007 si costituì il comitato contro la realizzazione dell’opera. Successivamente con il definanziamento, il progetto fu abbandonato il maniera definitiva“.
La vicenda
“Considerando i numerosi interventi durante il consiglio comunale aperto del 26 gennaio 2012 – continua l’invito – dove fu detto che in caso di rifinanziamento, il Comune si impegnava a organizzare un confronto tra amministrazione comunale, società Quadrilatero, cittadinanza per rifare un nuovo progetto dell’opera, valutando anche l’interrogazione provinciale di Enrico Bastioli del 9 settembre 2010. Evidenziando anche le ragioni che hanno portato alla costituzione del Comitato, ragioni già note all’amministrazione comunale, infatti molti amministratori dell’attuale maggioranza sostennero il comitato a Borroni il 18 maggio 2007. Alla luce di tutto ciò, il Comitato invita il sindaco, tutta l’amministrazione e i cittadini all’assemblea, per chiarire i molteplici aspetti sconosciuti dell’opera, prima di avviare la conferenza dei servizi. Avendo come obiettivo di base il bene comune della città, evitando malcontenti e contestazioni”. La lettera è indirizzata al presidente del consiglio comunale, Lorenzo Schiarea, al sindaco Stefano Zuccarini, ai capigruppo del comune, al coordinatore della 2° commissione Domenico Lini, all’assessore ai lavori pubblici Riccardo Meloni, al dirigente Francesco Maria Castellani e al responsabile per la consulta della mobilità sostenibile Stefano Trabalza.
L’assemblea
La presentazione dell’appuntamento di venerdì è avvenuta martedì 17, presso gli impianti sportivi di Cave, alla presenza dei due portavoce del Comitato: Luigi Casini e Francesco Piermarini. L’allarme dei cittadini, come spiegato nel testo inviato per l’assemblea di venerdì, è l’idea di riprendere il tracciato del progetto del 2008 della bretella nata per far confluire il traffico della SS75 e della Flaminia sulle zone industriali de La Paciana e di Sant’Eraclio. Un progetto di strada cosiddetta ‘C1’, con delle modifiche legate a quelle che sono state definite “antropizzazioni”, e che passerebbe dalla zona dell’ospedale, poi Santo Pietro, Maceratola, Cave, Corvia, Sterpete, biodigestore. L’idea del comitato, già alla sua nascita, era opporre una bretella che costeggiasse il fiume, non a scorrimento veloce, che fosse meno invasiva anche per il paesaggio e il territorio.
Dialogo e battaglia
Gli abitanti del luogo vogliono il dialogo, ma sono pronti a ripartire per la battaglia che avevano a loro volta avviato anni fa, quando il progetto era stato definito “ecomostro”. Citata anche la relazione dell’architetto Piermarini, che era stata redatta nel 2008 e che andrebbe a supporto delle tesi del comitato. “Lo Statuto del comitato impone di difendere i paesi della zona – ha spiegato Casini – a partire dalle tante realtà e aziende agricole nate“. “Non si può fare un progetto sulla carta – ha detto Piermarini – serve vedere dove va a cadere. Sorprende che l’amministrazione che aveva osteggiato quest’opera, ora la tira fuori. Per noi è un pugno nello stomaco riprendere questa battaglia“.
Progetto da 40 milioni di euro
Qualche dettaglio in più sul progetto è arrivato dalla consigliera dem Rita Barbetti, che nell’ultimo periodo si è occupata di variante sud, ha firmato l’interrogazione a cui il comitato faceva riferimento, e ha da poco avuto anche un corposo dossier grazie alla richiesta di accesso agli atti. Il progetto è già finanziato per 26 milioni di euro, ma con le modifiche è arrivato a 40. Prevista una pista ciclabile da affiancare al tracciato. Il progetto definitivo dovrà essere approvato entro marzo 2023.