Dopo le aste deserte approvato in consiglio comunale atto di indirizzo proposto da Filipponi e Fiorini per proposte alternative
E’ stato approvato all’unanimità in consiglio comunale un atto a firma dei consiglieri Emanuele Fiorini (gruppo misto) e Francesco Filipponi (Pd) inerente l’utilizzo dell’ex scuola elementare di Piediluco.
Dopo l’ultima asta andata a vuoto lo scorso anno, decretando l’ennesimo fallimento ai vari tentativi di alienazione dell’edificio, infatti, i consiglieri Fiorini e Filipponi hanno proposto un atto di indirizzo che prevede il recupero dell’edificio.
“Nel corso degli anni – evidenziano i due esponenti di minoranza – si sono susseguite numerose aste andate deserte, l’ultima il 23 febbraio 2021, in ordine alla quale non è pervenuta alcuna offerta anche in ragione del prezzo a base d’asta di 425 mila e 660 euro, cifra troppo alta anche in considerazione dei lavori di cui la struttura necessita presentando anche problemi di infiltrazioni che la stanno danneggiando irreversibilmente, con pregiudizio per il suo valore storico, culturale ed artistico. Anche i residenti hanno in più occasioni chiesto al Comune di realizzarvi una sorta di centro servizi”.
Più volte gli stessi residenti hanno sollecitato il Comune, affinché vi realizzasse una sorta di centro servizi. Ma nulla di fatto. Era stata fatta anche una proposta al Comune da parte una società che aveva riferimenti in Germania di acquisto intorno ai 200mila euro che il Comune ha respinto perché troppo bassa.
Il tempo passato a decidere il destino della struttura, tra l’altro con problemi d’infiltrazione, si sta rivelando fatale poiché i danni causati dall’incuria e dallo stato di abbandono rischiano di essere irreversibili.
Per tutte le ragioni espresse i consiglieri comunali hanno chiesto con atto, approvato dall’aula, sia al sindaco che alla Giunta del Comune di Terni, al fine di evitare che l’ex scuola elementare di Piediluco risulti irreversibilmente compromessa, di attivarsi per individuare soluzioni alternative all’alienazione. L’Amministrazione potrebbe valutare sia la possibilità di un bando per una convenzione con un soggetto privato per la gestione dell’immobile per un periodo di tempo in cambio dei lavori per il suo recupero, sia la possibilità da parte del Comune di procedere al suo recupero per trasferirci tutti i servizi pubblici della zona turistica, compresa la realizzazione di una sala multifunzionale.
[di Alessia Marchetti]