Taric, l'assessore: "Possibili diminuzioni tariffa per 34mila utenze". I chiarimenti e i dubbi irrisolti

Taric, l’assessore: “Possibili diminuzioni tariffa per 34mila utenze”. I chiarimenti e i dubbi irrisolti

Sara Fratepietro

Taric, l’assessore: “Possibili diminuzioni tariffa per 34mila utenze”. I chiarimenti e i dubbi irrisolti

Mar, 29/03/2022 - 10:25

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Polemiche sulla Taric di Terni anche dall'assessore regionale Melasecche e Masselli replica ai "mestatori". Ma sui condomini qualcosa non quadra

Se per 19mila utenze (1.700 condomini) si preannunciano forti aumenti sulla Taric, la nuova tariffa dei rifiuti, le altre 34mila utenze del Comune di Terni vedranno possibili diminuzioni della tassa. E’ questo l’effetto della tariffa puntuale sui rifiuti (si paga in base all’effettiva quantità di rifiuti prodotti) che viene fatto notare dall’assessore al bilancio e alle partecipate Orlando Masselli.

L’assessore ricorda anche che gli aumenti annunciati per i condomini possono comunque essere ovviati con alcune accortezze, come già indicato dall’Asm nelle ultime settimane.

In sostanza la soluzione indicata è quella di ‘nascondere’ i bidoni dell’indifferenziato ed esporli per lo svuotamento soltanto quando sono pieni. Non il massimo della comodità per i condomini – la categoria di fatto unicamente danneggiata dalle novità annunciate dall’Asm – molti dei quali chiedono che alle famiglie vengano dati dei contenitori singoli e venga effettuato il porta a porta, invece del sistema attuale che penalizza i più ligi alla raccolta differenziata.

Taric, si mobilita anche l’assessore Melasecche

E se le opposizioni a Palazzo Spada si sono mobilitate ed hanno dato vita anche ad una manifestazione di protesta, anche dalla maggioranza c’è chi si accoda alle lamentele. Come l’assessore regionale Enrico Melasecche.

In un post su Facebook, l’ex assessore comunale ha chiesto di rivedere i criteri relativi alla Taric. “Quando sono migliaia le famiglie ligie ad effettuare la raccolta differenziata ma ingiustamente obbligate a pagare molti più conferimenti di quelli che realmente fanno, – osserva Melasecche – occorre porsi qualche domanda e forse chiedersi come è possibile aver preso simili decisioni. In questo modo non si incentiva a differenziare, ma il contrario”.

Masselli: “Su Taric raccontate inesattezze”

A difendere a spada tratta l’Asm e le scelte della tariffa puntuale è però, come detto, l’assessore Masselli. Che sembra, come si suol dire, parlare a nuora perché suocera intenda.

“Purtroppo ormai ogni argomento – esordisce Masselli – diventa oggetto di strumentalizzazione politica e chi ci rimette sono spesso i cittadini, magari in buona fede, come nel caso della vicenda della Taric e dei rifiuti in genere. I consiglieri di minoranza hanno infatti raccontato moltissime inesattezze, ed è quindi necessario riportare la questione sui binari della correttezza, anche dal punto di vista della comunicazione”.

Tariffe rifiuti, aumenti solo del 6% e compensati da agevolazioni

In primo luogo, dunque, non corrisponde al vero – dati alla mano – quanto affermato rispetto ad una presunta graduatoria che vedrebbe Terni tra le città con uno degli aumenti più elevati delle tariffe per i rifiuti. Lo studio dal quale è stato desunto questo dato riguarda infatti una tipologia di famiglie limitata (3000 su 28000), non rappresentativa e non riferita a un periodo di un solo anno. I nostri dati, che sono complessivi, ci dicono invece che gli aumenti registrati sono medi e si attestano a circa il 6%. Questi aumenti sono stati peraltro ampiamente compensati dalle agevolazioni per alcune categorie di utenze, da noi volutamente messe a bilancio per una cifra che si aggira intorno al milione e mezzo di euro. La sezione nazionale del catasto rifiuti certifica inoltre che per il 2020 la produzione e la raccolta differenziata nel Comune di Terni era al 72,05%, collocando la nostra città al 26° posto su 109 comuni capoluoghi di provincia”.

Taric prevista già dal 2014

Quanto alla Taric e alle presunte stangate, – dice ancora l’assessore comunale – ricordo che l’applicazione della tariffa corrispettiva, obbligo di legge, era stabilita già nella gara del 2014 esperita dalle amministrazioni precedenti, che noi abbiamo messo a regime solo nel 2021, anche sulla base del regolamento proposto dall’AURI. Innanzitutto è opportuno condividere l’obiettivo, che è quello di spingere ai massimi livelli la raccolta differenziata. Infatti quel che eventualmente può pesare di più nell’applicazione della nuova tariffa, è proprio la produzione di rifiuti indifferenziati. In sostanza la tariffa è formata da tre componenti: due sono uguali per tutti, mentre la terza (la tariffa variabile aggiuntiva) varia a seconda della produzione di rifiuti indifferenziati”.

La tabella per calcolare i costi Taric

Come si calcola la produzione di indifferenziato per ogni famiglia? Lo si fa attraverso una tabella che sulla base del numero dei componenti familiari prevede i litri/kg di rifiuto indifferenziato prodotti ogni anno. In rapporto alla quantità di rifiuto indifferenziato prodotto (in maniera presunta) viene calcolato anche un numero di svuotamenti del cassonetto dell’indifferenziato necessari, sempre ogni anno. La tariffa aggiuntiva è dovuta solo se si supera questo numero di svuotamenti previsti”.

Quindi il consiglio per evitare di pagare di più, e anzi per pagare di meno qual è? In primo luogo occorre limitare al massimo la produzione di indifferenziato, stando molto attenti a selezionare tutte le componenti (umido, carta, plastica, metallo). In questo senso occorre anche ricordare che è possibile richiedere all’Asm ulteriori cassonetti o mastelle per la raccolta differenziata senza alcun costo aggiuntivo. Inoltre, tornando alla raccolta dell’indifferenziato, occorre far in modo (anche in collaborazione con i condomini) di non esporre il cassonetto o la mastella se non quando è effettivamente piena: questo perché, come detto, la tariffa aggiuntiva per ora si paga solo se si supera il numero degli svuotamenti previsti: meglio dunque svuotare i cassonetti una volta di meno che farli svuotare mezzi vuoti!”.

Si verificherà adeguatezza dei cassonetti

“Serve dunque collaborazione da parte di tutti, serve più attenzione, mentre Asm sta già mettendo in campo un ulteriore impegno che si concretizzerà nei prossimi mesi con la verifica dell’adeguatezza dei cassonetti ed una eventuale redistribuzione degli stessi; nel medio periodo poi l’accesso ai cassonetti sarà subordinato alla lettura del codice fiscale e al peso dell’indifferenziato corrisposto individualmente”.

Chi viene penalizzato e chi ci guadagna

“Intanto però concludo facendo notare un altro aspetto sfuggito ai più: le lettere inviate da Asm ai ternani per avvisare su possibili aumenti della tariffa corrispettiva, solo nel caso in cui non si riescano a diminuire gli svuotamenti dell’indifferenziato, hanno comunque riguardato 19mila famiglie. Ad altre 34mila famiglie ternane non è arrivato nulla. Questo che vuol dire? Che grazie alla Taric 34mila famiglie non solo non subiranno aumenti, ma potranno avere delle diminuzioni. In quanto alle altre 19mila, gli aumenti sono solo potenziali e dipendono dal modo in cui le singole famiglie e i condomini riusciranno ad organizzare l’esposizione dei cassonetti e delle mastelle per il ritiro dell’indifferenziata. Con buona pace delle opposizioni e dei mestatori – termina l’assessore Orlando Masselli –  tutto dipende dunque dalla obiettività e dalla buona volontà. A meno che non si provi gusto a distruggere tutto, ma questo è un altro discorso. Da parte nostra lavoriamo per costruire e per migliorare”.

I dubbi che rimangono

Leggendo la tabella e i consigli dell’assessore dei dubbi però rimangono. In primis sugli aspetti pratici: alcuni condomini non hanno spazi adeguati dove posizionare i cassonetti “nascondendoli” per una settimana o due alla vista degli operatori Asm, dovendoli poi spostare e riposizionare accanto a quelli della raccolta differenziata (immaginiamo anche che siano pesanti, vista la loro dimensione, nonostante le rotelle).

E poi un altro aspetto: in un condominio in cui vivono famiglie di 6 o più persone (che hanno diritto praticamente ad uno svuotamento dell’indifferenziato una volta a settimana) e famiglie composte da una sola persona (svuotamento ogni 2 settimane in media), con i cassonetti condominiali che vengono svuotati ad esempio una volta a settimana, non si penalizzano le persone che vivono sole? Persone che tra l’altro in gran parte sono anziane, già in difficoltà in vari casi nell’effettuare la raccolta differenziata proprio vista la loro età ed abitudini. E’ vero che per le famiglie composte da una sola persona esistono diverse agevolazioni per la tassa sui rifiuti, ma rimane il fatto, oggettivo, che il sistema di raccolta per quanto riguarda i condomini ha degli aspetti che non vanno. Senza dubbio, un sistema con mastelle porta a porta anche per i condomini sarebbe meno penalizzante, anche se più dispendioso ed impegnativo sicuramente per l’Asm.

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