Il 28 marzo del 1944 Armando, Giuseppe e Ulisse Ceci venivano fucilati dal regime fascista con l’accusa di renitenza alla leva
Sono passati 78 anni dalla barbara uccisione di Armando, Giuseppe e Ulisse Ceci, tre giovani marscianesi che, il 28 marzo del 1944, furono fucilati sulle mura del cimitero di Marsciano dopo un sommario processo svoltosi presso la sala del Consiglio comunale per renitenza alla leva, poiché non si erano presentati alla chiamata alle armi della Repubblica Sociale Italiana.
Lunedì 28 marzo la comunità di Marsciano torna a incontrarsi per commemorare in una cerimonia pubblica queste tre giovani vittime della violenza perpetrata dal regime fascista.
La cerimonia, promossa dal Comune insieme alla sezione locale dell’Associazione nazionale partigiani d’Italia (Anpi) prevede tre diversi momenti con l’apposizione di una corona nei luoghi più significativi legati a questa vicenda: alle ore 10.15 presso il monumento a ridosso del Municipio in largo Garibaldi, alle ore 11.15 sul luogo della fucilazione e alle 12.15 presso il cimitero di Monte Vibiano dove sono sepolte le salme.
Alla commemorazione interverrà il sindaco Francesca Mele insieme ad altri esponenti dell’amministrazione comunale, ai rappresentanti dell’Anpi e delle Forze dell’Ordine. La popolazione e le associazioni locali sono invitate a prendere parte all’iniziativa.