La donna raggiunta da un'ordinanza di divieto di avvicinamento nei confronti del marito, sposato in Albania nel 2020. Nella casa allontanati stranieri irregolari
E’ una storia di vessazioni e di segregazione in casa per oltre un anno quella che avrebbe vissuto un uomo di oltre 75 anni di Valfabbrica, ad opera della moglie. Una vicenda su cui indaga la Procura della Repubblica di Perugia che ha portato alla denuncia a piede libero della donna, 40enne, che è stata raggiunta negli ultimi giorni da un’ordinanza di divieto di avvicinamento nei confronti del marito.
Secondo quanto è stato ricostruito dagli inquirenti, tutto sarebbe iniziato nel 2016, quando la donna, una quarantenne di origine albanese, conosce l’ultra 75enne di Valfabbrica, amico dell’uomo a cui la donna faceva da badante. I due avrebbero presto iniziato una relazione sentimentale, fino a quando nel 2020 la donna rientra in Albania e convince il 75enne ad andare da lei. Ed è in Albania che i due si sono poi sposati. Nel settembre 2020 i neo marito e moglie tornano a Valfabbrica, a vivere a casa del 75enne. Ben presto nell’abitazione, però, sarebbero arrivati a vivere anche la figlia della donna (avuta da un precedente rapporto) ed altri suoi familiari.
Da quel momento – ricostruire la Procura attraverso il racconto dell’uomo – sarebbero iniziati nei confronti dell’uomo vari maltrattamenti, sia fisici che morali. Al marito, infatti, la quarantenne avrebbe impedito di incontrare i suoi figli (adulti ed avuti dalla donna da cui era rimasto vedovo) ma perfino di utilizzare il cellulare e di intrattenere rapporti con amici e altri parenti. L’uomo avrebbe perso completamente ogni autonomia, venendo addirittura privato anche delle carte di credito.
Più volte – ha raccontato l’anziano – sarebbe stato anche malmenato dalla moglie. La forza di denunciare tutto è venuta al marito dopo alcuni controlli delle forze dell’ordine. Dopo una segnalazione da parte di alcuni cittadini, i carabinieri si sarebbero recati infatti a casa della coppia per verificare la presenza di persone sospette. In quel caso, i militari dell’Arma avevano cercato di parlare con il 75enne. L’albanese, però, non aveva consentito ai militari di entrare in casa ed aveva impedito all’uomo di parlare con loro.
Successivamente nell’abitazione c’era stato un controllo dell’ufficio stranieri della Questura di Perugia, che aveva accertato la presenza illegale sul territorio nazionale di alcuni parenti della donna. Dopo l’accaduto, l’anziano è riuscito a mettersi in contatto con sua figlia, andandosene di casa e trovando riparo da un parente. La figlia a quel punto ha verificato lo stato di salute percario del padre, facendolo ricoverare in ospedale per più giorni visto che gli sarebbe mancata la minima assistenza sanitaria nonostante l’età. Una volta uscito dall’ospedale, l’uomo ha denunciato i fatti alle forze dell’ordine, facendo così scattare le indagini. Sono state a quel punto ascoltate varie persone, tra cui parenti ed amici. La donna è stata dunque indagata per maltrattamenti in famiglia, con la Procura che ha richiesto ed ottenuto dal Gip l’emissione di un provvedimento di divieto di avvicinamento al marito nei confronti della donna.