Umbria 10 e lode ospita il primo di una serie di appuntamenti dedicati all'agenzia funebre Amen e ad un tema di cui poco si parla
L’Agenzia Funebre AMEN nasce a Spoleto nel 2006 con Stefano Andreini cui 10 anni dopo si affianca Emanuela Antonelli. Oggi AMEN è una realtà strutturata, con uno staff formato da personale esperto nel settore delle onoranze funebri e due sedi operative, una a Spoleto e una a Trevi.
Per entrambi inizialmente è stata una sfida ma con il tempo è diventata una passione che ogni giorno coltivano cercando di fornire un servizio sempre più professionale e attento, attraverso studio, formazione e ricerca.
“La scelta di questa professione nasce da un momento di difficoltà personale – spiega Stefano Andreini – e questa è stata una sorta di sfida con me stesso perché scegliendo proprio questo settore mi sembrava di misurarmi con la cosa più estrema tra tutte per poi scoprire che si tratta di una professione bellissima”.
Per Emanuela Antonelli una storia simile: “Per una serie di motivi mi sono trovata a riorganizzare la mia vita professionale e ho fatto la conta di quali fossero le cose che sapevo fare. E mi sono accorta che il settore funebre poteva essere un contenitore dove le mie competenze avrebbero trovato spazio.
Il tema è delicato, potrebbe definirsi un tabù, e infatti della morte si tende a non parlare mai. “Nessuno vuole parlare della morte – spiega Stefano Andreini – nella nostra cultura attuale bisogna essere sempre giovani, belli e in forma” ma “morire è come nascere – aggiunge Emanuela Antonelli – e in entrambi i momenti è richiesta una professionalità e una sensibilità particolari”. Questo può fare la differenza.
Per questo l’agenzia funebre AMEN tratterà questo tema delicato, i suoi diversi aspetti e momenti, attraverso una serie di appuntamenti che periodicamente saranno pubblicati su tuttoggi.info
Stefano ed Emanuela collaborano da anni in modo armonico grazie ad una condivisione di intenti che li ha portati a sviluppare la loro agenzia funebre nel corso degli anni, puntando sicuramente sul potenziamento dei servizi ma soprattutto sul loro metodo di lavoro basato su rigore, rispetto e delicatezza.
Condivisa è stata dunque anche la scelta di farsi conoscere meglio attraverso i social e il quotidiano online per far capire chi e come deve essere un professionista in questo settore e allo stesso tempo cercare di cambiare l’approccio che c’è rispetto alla morte in generale.