La maggioranza in Consiglio parla di "Svolta". L'opposizione invece di "libro dei sogni" o anche di "programma elettorale" invece che di linee di mandato.
Seduta fiume del Consiglio Comunale di Spoleto (parte in presenza e parte da remoto), a partire dalle 9,30 di oggi 20 gennaio, per la presentazione e discussione delle Linee di mandato della Giunta del Sindaco Andrea Sisti.
Un volumetto di ben 70 cartelle in cui in maniera innovativa ci si avvale dell’ausilio di diversi schemi grafici per illustrare la “geometria” del programma stesso diviso per Priorità strategiche ed Azioni con uno sviluppo organizzativo in senso verticale e orizzontale.
Una prospettiva sicuramente interessante che stimola la curiosità degli stessi consiglieri che hanno preso appunti per una serie di domande e di osservazioni in sede di discussione formale.
Il sindaco Sisti, in apertura di seduta, parlerà poi per oltre un ora e mezzo con l’ausilio dei pc per proiettare gli schemi riassuntivi in cui vengono mostrati 3 grandi temi strategici e 7 azioni per svilupparli per obbiettivi.
La città Aperta, quella delle Bellezze e quella dell’Innovazione, sono i tre punti da cui partire nel disegno del primo cittadino per arrivare a discutere (in estrema sintesi) di progetti su Cultura e Turismo, Sanità, infrastrutture viarie, Impresa e prodotti di qualità, Rigenerazione e Manutenzione, Biodiversità e Paesaggio ed infine di Spoleto per i Giovani.
Ricchi di spunti, in senso propositivo, ma anche accolti con scetticismo da alcuni capigruppo in Consiglio, tutti gli sviluppi delle cosiddette Priorità Verticali contenute nelle 7 azioni (Tutte le schede delle azioni nella slide apposita dell’articolo).
Il documento poi, per ogni singola azione, illustra il possibile sviluppo concentrandosi sulla tematica generale ed evitando, a quanto pare, di fornire troppi dettagli tecnici come le coperture finanziarie o gli eventuali stadi cronologici di avanzamento del singolo progetto, o la ricaduta pratica degli stessi sugli uffici comunali preposti.
Fatto questo che ha portato poi in sede di discussione ad alcune dichiarazioni non proprio accomodanti da parte dei capigruppo di opposizione, che hanno parlato di “libro dei sogni” o anche di “programma elettorale” invece che di linee di mandato.
La discussione
Apre gli interventi Giancarlo Cintioli (Insieme per Spoleto) che tagliente come sempre inizia a vivisezionare il documento del sindaco, “Ci sono tantissime idee, ma sono anche molto ripetitive, Chi ci ha lavorato, direi un lavoro a più mani, sembra che non si sia parlato. Insomma la intenderei come una bellissima lezione universitaria. Però faccio anche una seconda considerazione: chi ha esperienza politica sa che se a questo bellissimo lavoro andiamo a togliere alcuni riferimenti specifici a Spoleto, è un testo appropriato per qualsiasi città. Sindaco se lei vuole fare anche solo il 10% di quello che è scritto qui ha bisogno di una solida macchina comunale e di un bilancio solido”.
Sergio Grifoni, (Obiettivo Comune), “Da queste linee di mandato io la città non la vedo tra 5 anni così come scritto qui. Tante idee che non si sa come concretizzarle. Sembra come avere il desiderio di andare 300 km/h e invece si è a bordo di una 500. Linee di mandato che volano alte, perdendosi tra le nuvole.”
Nell’intervento del capogruppo M5S Samuele Bonanni, forza politica di maggioranza, arriva invece la prima risposta alle obiezioni, “si tratta di un documento su linee di programma e non di un DUP (documento unico di programmazione) nel quale invece sono illustrate le coperture e i dettagli amministrativi. Qualcuno fa confusione…”.
Prima della discussione in ogni caso sono state ben 11 invece le domande di chiarimento fatte dal Consigliere Gianmarco Profili su alcuni punti specifici del documento, alle quali si sommeranno anche quelle dei consiglieri Piccioni, Bececco, Grifoni.
Molta attenzione ai passaggi sul futuro del Festival dei Due Mondi ed il ruolo della Fondazione, infrastrutture viarie, il futuro della Rocca albornoziana, la trasformazione futura dell’ASE in Agenzia o soggetto di Diritto Pubblico. Ma anche temi decisivi come la sanità, argomento sul quale si è giocata buona parte della campagna elettorale che visto vincente la coalizione di Sisti.
Critico l’intervento del Consigliere Diego Catanossi (Spoleto 2030), che elenca una serie di punti qualificanti assenti dalle linee di mandato, che trasformano il documento in “una sorta di vago elenco di intenti. Ad esempio parlando di centro storico se cerchiamo la parola decoro tra le linee di mandato non la troviamo mai mentre invece troviamo frequente la parola rigenerazione.”
Altrettanto critica Alessandra Dottarelli (Alleanza Civica), “Si tratta di una elencazione di progetti di cui abbiamo i titoli ma non i finanziamenti e la tempistica. E’ la mia preoccupazione, quella di non avere progetti ben definiti. Rischiamo di vivere 5 anni nell’età dell’oro ma poi ritorneremo in una decadenza più grave dell’attuale se non avremo fatto investimenti sostenibili.”
Federico Cesaretti, vicecapogruppo del PD, “Non è vero che nelle linee di mandato ci devono essere i progetti specifici. Questo documento è la visione futura, strutturata, della città e che traccia le linee di intervento della Giunta.”
Gianmarco Profili (Alleanza Civica), trova nel documento alcune cose di interesse ma considera le linee di indirizzo del sindaco Sisti “un documento con molte idee confuse. Da due iatture come la pandemia e il sisma stiamo per avere due grandi opportunità che non dovremmo sprecare. E non dobbiamo dimenticare che c’è un prima PNRR e un dopo PNRR cioè quando dovremo sostenere gli investimenti fatti (vedi il caso del museo del Festival). Ecco perchè ci servono idee chiare e non confuse.”
Camilla Laureti, capogruppo PD, “Sicuramente ci vuole tempo e la città non sarà cosi come scritto tra pochi anni, ma il tempo sarà galantuomo. Questo è il tempo per progettare e non è un refuso aver scritto che l’intervento si svolge in 10 anni. Non è più il tempo di lavorare in emergenza e non vogliamo che chi arrivi dopo distrugga il lavoro fatto.“
L’approvazione
Dopo le dichiarazioni di voto, che hanno rafforzato gli interventi in sede di discussione, il Consiglio comunale ha poi approvato le Linee programmatiche di mandato 2021-2026 con 15 voti favorevoli e 7 contrari.
Nello specifico si tratta di 15 voti favorevoli, 2 astenuti e 5 contrari.
Approvato anche l’emendamento relativo a “Politiche per l’integrazione della popolazione straniera” presentato dalla consigliera comunale Mrika Lleshaj.
(C.V.)