Gli agricoltori lamentano un aumento dei danni e chiedono di intervenire sugli animali che si riproducono nelle oasi | A gennaio confronto con i cacciatori
Al 30 ottobre risultano abbattuti circa la metà dei cinghiali rispetto alle quote assegnate in ciascun Atc. Con i danni provocati dagli animali selvatici all’agricolture che ovunque risultano in aumento.
L’assessore regionale Roberto Morroni ha voluto fare il punto con gli Atc, le associazioni degli agricoltori e dei cacciatori (presenti Anuu, Arci Caccia, Cpa e Libera Caccia).
Gli agricoltori hanno chiesto un intervento per arginare lo sconfinamento dei cinghiali che si riproducono nelle oasi e che stanno devastando anche i vigneti.
Quanto agli abbattimenti, questi soso ora consentiti il giovedì in forma congiunta (cioè tra appartenenti a squadre che operano in zone limitrofe), mentre al contenimento possono operare più squadre.
Nonostante questi accorgimenti i numeri degli abbattimenti, nelle varie forme, sono lontani dagli obiettivi.
Nell’Atc 1 (Perugino-Alto Tevere) sono stati abbattuti al 30 ottobre 5502 cinghiali, rispetto ai circa 12mila previsti. Di questi abbattimenti, 407 sono avvenuti in selezione, 484 in contenimento, 101 dai singoli e 4510 dalle squadre.
Nell’Atc 2 (Foligno-Spoleto) gli abbattimenti sono stati 4063: 120 in selezione, 453 incontenimento, 73 da singoli e 3417 in braccata.
Nell’Atc 3 (Ternano) i cinghiali finora abbattuti sono stati 3949: 1090 in contenimento, 33 in selezione, 2728 in braccata e 98 dai singoli.
“I risultati non sono positivi” ha lamentato il presidente regionale della Libera Caccia, Lando Loretoni. Che ha chiesto all’assessore Morroni aggiustamenti per rivedere la rappresentanza tra le associazioni in Consulta e di mettere mano ai regolamenti degli Atc, delle guardie volontarie, della caccia al cinghiale e degli appostamenti fissi. C’è poi il tema dei valichi montani, su cui Loretoni ha chiesto di rivedere il vincolo inserito nell’ultimo Calendario venatorio. Portando l’esempio di Bocca Trabaria, dove i cacciatori hanno segnalato già la presenza di un numero doppio di cinghiali.
Questioni sulle quali l’assessore Morroni si è detto pronto a confrontarsi con le associazioni venatorie a gennaio.