Le fiamme gialle della tenenza di Todi hanno effettuato un intervento finalizzato ad accertare la veridicità dei dati dichiarati da un cittadino rumeno domiciliato nell’area della Media Valle del Tevere, dati che l'uomo avrebbe falsificato per accedere al beneficio del gratuito patrocinio a spese dello Stato.
Il controllo ha tratto origine da un’istanza indirizzata ad un Ufficio Giudiziario di Perugia con la quale il medesimo ha richiesto, per il tramite del suo avvocato di fiducia, di poter essere ammesso alla fruizione della difesa legale a Spese dello Stato Italiano in quanto, a suo dire, rientrante nelle ipotesi previste dal legislatore.
Una mirata attività investigativa, tuttavia, ha consentito ai finanzieri di ricostruire i redditi dell'uomo nell’anno di riferimento che si sono rivelati essere, addirittura, quasi pari al doppio di quelli indicati nella dichiarazione presentata.
Tenuto conto, poi, che l’importo dei redditi realmente prodotti era nettamente superiore alla soglia prevista dalla normativa per il caso di specie (pari ad € 10.766,33) il cittadino rumeno, oltre alla revoca della possibilità di usufruire del beneficio, è stato anche segnalato alla competente Autorità Giudiziaria per l’ipotesi di reato prevista dall’art. 76 del DPR 115/2002 che prevede la sanzione della reclusione da 1 a 5 anni e la multa sino a 1.549,37 euro.