La scelta dell'Unione dei Comuni e le opportunità per il turismo "lento" internazionale | Il percorso collegato a Castiglione
L’Unione dei Comuni del Trasimeno ha aderito all’associazione Via Romea Germanica. Un’occasione importante per l’ulteriore promozione turistica internazionale del territorio lacustre.
Il turismo “lento” si sposa inoltre perfettamente con la vocazione del Trasimeno. Da qui la scelta dell’Unione dei Comuni di entrare nell’Associazione Italiana “Via Romea Germanica”, l’itinerario religioso e culturale che viene dal Medioevo, la “melior via” dei popoli del Nord Europa per raggiungere in pellegrinaggio Roma, la capitale della cristianità. Il documento originale, scritto da Alberto di Stade, abate del Monastero Benedettino della Santa Vergine Maria di Stade, risale al 1256 ed è conservato nella biblioteca Herzog August di Wolfenbüttel nella Bassa Sassonia, in Germania.
L’adesione alla Via Romea Germanica
L’adesione è avvenuta in seguito alla volontà unanime di creare nell’area lacustre un sistema che, unendo l’itinerario culturale alle varie realtà locali, riesca a promuovere tutto il territorio portando in esso il “turismo lento” legato al camminare, alla bicicletta, al cavallo che la stessa associazione sta già predisponendo.
“Grazie al presidente Foietta e alla consigliera Ivana Bricca, vero ‘motore’ della Via Romea Germanica in tutto il Trasimeno – ha detto Matteo Burico come rappresentante dell’Unione dei Comuni del Trasimeno –. L’Unione dei Comuni vede nei cammini un’opportunità di sviluppo del marketing territoriale e sicuramente la Via Romea è una realtà importantissima a livello internazionale e in netta crescita: noi vogliamo promuoverla per farla crescere ancora. Non tutti i comuni sono toccati dal percorso ma questo ci permetterà di sviluppare altri percorsi collegati, come quello di San Francesco e le Terre del Trasimeno. Stiamo preparando bandi per sviluppare le interconnessioni infrastrutturali e di offerta turistica, anche migliorando l’esistente e la visibilità dei tracciati, la segnaletica e lo sviluppo di app territoriali come “Experience Trasimeno” o “TrasimenoApp”. Vogliamo “vendere” al meglio il nostro territorio, un territorio centrale e ben collegato con territori e città bellissime. Noi ci crediamo”.
Il percorso collegato al centro di Castiglione
Flavio Foietta evidenzai il nuovo collegamento fra il percorso ufficiale con il centro di Castiglione del Lago, con la creazione di una “bretella” che sarà presto segnata con appositi cartelli e inserita nella nuova guida della Via Romea che uscirà a dicembre. «Importante per noi il riconoscimento ufficiale che il cammino ha avuto nel novembre 2020 dal Consiglio d’Europa, che ha decretato ufficialmente le sue caratteristiche di “itinerario culturale” che insieme alla collaborazione più stretta con i singoli territori, contribuiranno ad arricchirlo di quelle identità e di quegli strumenti che lo renderanno a pieno titolo anche “itinerario turistico”. La nostra è un’associazione fatta di volontari ma dobbiamo essere bravi a dotarci di strutture professionali per mantenere la “Seria A” dei cammini”.
Le opportunità del “turismo lento”
Infine l’intervento della consigliera Ivana Bricca: “Nella storia dell’uomo le strade uniscono e collegano per motivi diversi: per i commerci, per le conquiste, per il controllo del territorio e per gli scambi culturali. Oggi vediamo un grande ritorno a livello internazionale del ‘turismo lento’ il turismo che riflette, che osserva e comprende in maniera più approfondita il territorio visitato. È necessario unire le nostre forze per valorizzare un territorio dal punto di vista turistico, costruire ‘pacchetti turistici’, anche usando gli strumenti che esso stesso ha costruito, cercando in questo modo di sensibilizzare ed ottenere l’appoggio in questa operazione degli enti istituzionali territoriali quali la Provincia e la Regione. Un sostegno e riconoscimento che deve dunque essere rivolto anche all’associazione che ha creato con le proprie forze questo itinerario, raggiungendo lo scorso anno il livello europeo. Oggi per la sua rilevanza la Via Romea Germanica può fungere da spinta al turismo dell’intera area regionale”.
La Via Romea Germanica
La Via Romea Germanica percorre quasi 2.200 chilometri da Stade a Roma, e attraversa 3 Paesi con 94 tappe: 44 in Germania, 4 in Austria e 46 in Italia. In Italia dal Brennero, la Via Romea Germanica segue la valle del fiume Isarco per Vipiteno e l’elegante Bressanone. Passando per Chiusa, sale sull’altopiano del Renon, dove si gode di una delle più belle viste dell’arco alpino. A Bolzano precipita nella Valle dell’Adige, che segue fino a Trento, città da cui prese l’avvio la Controriforma cattolica nel XVI secolo. Si inerpica fino al lago di Levico, dove affianca il fiume Brenta che l’accompagna fino in Veneto. A Bassano del Grappa s’immette nella Pianura Padana, e continua verso la bellissima Padova. Oltre Monselice, costeggia una miriade di canali tra l’Adige e il Po; poi giunge in Emilia-Romagna, dove fa tappa nell’amabile città di Ferrara. Attraversando le Valli di Comacchio, prosegue fino al mare Adriatico. Dopo Ravenna, con le sue meraviglie bizantine, la Via entra in Appennino, per Santa Sofia e Bagno di Romagna. Sale tortuosa al Passo Serra tra memorie di pellegrini e imperatori, e appena giunta in Toscana si biforca tra la Valle Santa e La Verna, per poi riunirsi nella Valle dell’Arno, che segue fino alla splendida Arezzo. Continua lungo la Valdichiana fino alla città-museo di Cortona, passa per il Trasimeno, per Città della Pieve e poi arriva all’imponente rupe di Orvieto, in Umbria. Poco prima di Civita di Bagnoregio, la “città che muore”, il percorso entra nel Lazio, e a Montefiascone si unisce alla Via Francigena. Fa tappa a Viterbo, la “città dei papi”, e nell’antichissima città di Sutri; infine giunge a Roma: nella scenografica piazza San Pietro termina questo straordinario viaggio attraverso l’Europa.