Si è aperto al canto de “L’Internazionale” e di “Fratelli d’Italia” e con un videomessaggio ai giovani pronunciato, ormai trenta anni fa, dall’ex presidente della Repubblica Sandro Pertini, il congresso regionale umbro del Partito socialista italiano che, all’unanimità, ha sancito la riconferma a segretario regionale di Aldo Potenza.
Sabato 15 febbraio, riuniti al Giò jazz hotel di Perugia, in rappresentanza di oltre 2.400 socialisti umbri, i circa 120 delegati hanno ridato fiducia al segretario uscente approvandone la relazione nella quale Potenza, dopo aver analizzato i temi nazionali e internazionali, ha indicato la linea del partito relativamente ai problemi della regione e ai prossimi appuntamenti elettorali. “Abbiamo detto con estrema chiarezza – ha ribadito Aldo Potenza – che il perimetro entro cui ci muoviamo è quello del centrosinistra. Non ci vogliamo però chiudere in una specie di fortilizio e, per questo, siamo aperti a tutta la società civile e alle forze politiche che condividono lo stesso nostro programma”. Presieduto da Silvano Rometti, membro della segreteria nazionale del Psi, il congresso ha visto la partecipazione di Massimo Buconi capogruppo del Psi in consiglio regionale umbro, di Cesare Carini e Andrea Difino, segretari provinciali del partito rispettivamente di Perugia e Terni, oltre a quella di Potenza e di tutti i vertici locali del partito. Sempre all’unanimità, il congresso ha eletto Fausto Gargagli come tesoriere regionale umbro del Psi. Eletti, inoltre, la Commissione di garanzia regionale formata da 11 membri e l’organismo direttivo regionale composto da 71 membri.
Infine, è stata anche nominato un gruppo di persone, espressione della società civile e delle professioni, che farà da supporto di idee al direttivo regionale. “I socialisti umbri – ha affermato il neosegretario – hanno tante proposte per l’immediato futuro della regione. Per l’area ternana, che sta vivendo una stagione molto difficile, sarebbe opportuno che il consiglio regionale affidasse alla II commissione consiliare permanente il compito di unire tutte le forze politiche, sociali e sindacali in modo da affrontare i problemi in maniera coesa”.
“Abbiamo indicato poi la possibilità – ha aggiunto Potenza – di rendere disponibile il patrimonio pubblico regionale per investimenti che possano essere utili alla crescita delle piccole e medie imprese locali. Infine, abbiamo posto l’accento sulla necessità che la prossima legislatura regionale si svolga in un clima diverso da quello che abbiamo avuto fin’ora, che è stato parecchio rissoso. Vogliamo dare il segnale di una maggioranza unita e capace di essere all’altezza del compito che gli è stato assegnato”. In vista delle prossime elezioni europee, spazio è stato dato anche ai temi dell’Europa. “C’è la necessità di un reale cambiamento per far si che quella ventata neoliberista, che ha poi creato le condizioni nelle quali oggi noi viviamo, sia superata. L’indicazione del candidato alla presidenza della Commissione europea Martin Schulz risponde a questo criterio ed è a lui che daremo il nostro appoggio”. Potenza si è poi anche espresso rispetto clla crisi di governo che ha investito il paese. “L’idea – ha sostenuto – che l’Italia possa essere governata attraverso accordi e atti di sfiducia che non nascono all’interno del parlamento sicuramente non è un buon esempio di come si devono affrontare le situazioni nel rispetto delle istituzioni”.
“C’è un’aspettativa molto forte – ha commentato in merito Rometti – di dare alla politica metodi e contenuti nuovi. Speriamo che quello che sta succedendo possa portare dei risultati. La politica ha perso credibilità proprio perché, per tanto tempo, si sono dette delle cose che poi puntualmente non sono state realizzate”. Presenti in sala i segretari confederali umbri di Cgil, Cisl e Uil, rispettivamente Mario Bravi, Ulderico Sbarra e Claudio Bendini, i segretari regionali umbri di Pd e Prc, rispettivamente Lamberto Bottini e Luciano Della Vecchia, il segretario provinciale di Perugia di Sel Fabio Faina e la parlamentare di Scelta civica Adriana Galgano.