Lo slogan c'è ed è sicuramete originale “Castiglione da Oscar”. Il progetto politico, è stato presentato nei giorni scorsi a Castigione del Lago. L'occasione è quella della candidatura di Oscar Monaco ( da cui il gioco di parole nella locandina) a candidato a sindaco alle primarie del centro sinistra del Comune lacustre. “La mia candidatura alle primarie di Castiglione del Lago – spiega Monaco – non vuole essere una testimonianza, ma una sfida, aperta e chiara nei contenuti, alla crisi e alle sue conseguenze drammatiche: nessuno, assolutamente nessuno, va lasciato solo, si tratti di un cassintegrato, di un pensionato, di un disoccupato, di un precario o di un artigiano. Ci hanno ripetuto per anni che bisognava fare sacrifici – continua – stringere la cinghia, lavorare di più e guadagnare di meno: nulla di più falso. La crisi non è una carestia, non c’è stato un cattivo raccolto, il problema è molto più semplice: l’Europa delle banche e della finanza e un governo nazionale complice, rubano, letteralmente, l’enorme ricchezza che nei territori si produce e la regalano alla finanza speculativa”.
Le ragioni. “Mi candido perché penso che un Comune non possa essere l’esattore fiscale di un governo schiavo della finanza – ed ecco le motivazioni di Monaco – ma penso ad un Comune solidale, che aiuti tutti i comparti, dall’artigianato al turismo, dal commercio alla cooperazione a consorziarsi per valorizzare le immense risorse di cui il nostro territorio dispone. Mi candido per incentivare i fondi di solidarietà per chi ha perso il lavoro, ma soprattutto per far si che, attraverso misure strutturali, progettazione e innovazione, il Comune possa giocare un ruolo chiave nell’invertire nettamente la tendenza: occorre creare nuova occupazione. Infine mi candido per dare voce agli ultimi, a chi pensa che la politica sia una inutile perdita di tempo, perché lì sta il fallimento di una sinistra che deve saper ripartire dalle loro ragioni”. E poi la citazione di Don Lorenzo Milani “ho imparato che il problema degli altri è uguale al mio. Sortirne tutti insieme è politica. Sortirne da soli è avarizia”.