Aidas Terni, è guerra / Presunte minacce di morte tra lavoratrici / Sindacati nel mirino - Tuttoggi.info

Aidas Terni, è guerra / Presunte minacce di morte tra lavoratrici / Sindacati nel mirino

Redazione

Aidas Terni, è guerra / Presunte minacce di morte tra lavoratrici / Sindacati nel mirino

Mar, 11/02/2014 - 18:45

Condividi su:


Lavoratori per 13 mesi senza stipendio, è bene partire da una delle poche certezze della delicata e intricata vicenda della cooperativa Aidas Terni. Questa mattina è stato presentato il comitato di difesa delle socie Aidas, composto da oltre 80 tra socie e lavoratrici che avrebbe il compito, secondo quanto si legge in una nota, di “dare alla città di Terni e alle istituzioni le notizie vere della nostra drammatica vicenda, affinché cessino le false comunicazioni che ad arte vengono distribuite per creare confusione”. Queste parole sono quelle di Sandra Cenci, una delle socie fondatrici del comitato, che insieme a Dorica Vasidiu, Immacolata Ibello e Elsa Cerreta, ha dato la versione dei fatti dal punto di vista della maggioranza dei soci della cooperativa, almeno stando ai numeri forniti dal comitato. Già, la maggioranza. Perché qui nasce uno dei problemi interni alla stessa Aidas, cioè il fronte dei lavoratori che si è spaccato: una parte, sorretta dalla Uil di Gino Venturi, inizierà lo sciopero della fame in coincidenza con le festività di San Valentino, l'altra, quella sostanzialmente aderente al comitato che considera il sindacalista reo di “girare, durante gli orari di lavoro, senza nessun preavviso, sui luoghi di lavoro per convincere le socie Aidas che era veramente un'ottima cosa vendere Collerolletta al gruppo De Benedetti”, e di aver fatto un'operazione “più commerciale che sindacale”. Sempre secondo le socie del comitato la situazione sarebbe giunta a un tale livello di tensione che: “una parte delle socie (vicine a Venturi, ndr), si avvelenava contro le altre giungendo perfino a minacciare di morte”.
Pesanti le parole pronunciate da Dorica Vasidiu: “Abbiamo scoperto un verbale della Guardia di Finanza che contestava irregolarità. Abbiamo scoperto il sotterfugio indegno con cui la presidente e il vice presidente si erano attribuiti la carica di dirigenti con retribuzioni da favola che nessun socio aveva autorizzato. Abbiamo trovato contratti d'affitto rinnovati quando Collerolletta era vuoto e disponibile, per un importo tanto spropositato quanto immotivato e senza possibilità di recesso per 10 anni. Abbiamo trovato un castello di cooperative e società che ruotavano attorno all'Aidas che servivano soltanto a permettere compensi immotivati alla presidente, al vice presidente e ai loro amici. Questo e altro è contenuto nei 5 milioni e 400 mila euro di perdita che il bilancio 2012 ha registrato”.
La situazione si complica con la nomina di un commissario ministeriale che di fatto ha congelato la situazione. Ecco le parole di Elsa Cerreta: “Il ministero ha bloccato l'azione di risanamento e pulizia che i soci stavano realizzando: ha esautorato il CdA che non può più agire. I professionisti stanno lavorando per elaborare il piano industriale che il tribunale ha richiesto per concedere la procedura del concordato: se il piano vedrà la luce seguiremo la via intrapresa, ma se verrà riscontrato che il disastro lasciato dalla vecchia gestione non consente concrete speranze, allora i soci dell'Aidas vogliono che siano la Procura e il Tribunale di Terni a gestire le fasi finali della nostra cooperativa. Per questo motivo sono state presentate domande di fallimento – continua Elsa Cerreta -: infatti questo strumento costituisce purtroppo l'unica possibilità di annullare i deleteri contratti d'affitto stipulati dal vecchio CdA, recidere tutti i cattivi legami che avvolgono la cooperativa e rimettere i soci in una situazione di privilegio rispetto ai Tfr e alle mensilità non percepite”.
La soluzione più vicina alla realtà dovrebbe essere ora quella della pubblicazione di un bando per affidare la gestione economica e finanziaria della cooperativa, tanto che i due fronti delle lavoratrici hanno già costituito delle cooperative, che avrebbero un diritto di prelazione ma non si escluderebbe l'interessamento di altri soggetti, “L'Esperia” (quella costituita dalle lavoratrici del comitato) e “La Fenice” (quella con a capo l'ex presidente Valsenti).

ACCEDI ALLA COMMUNITY
Leggi le Notizie senza pubblicità
ABBONATI
Scopri le Opportunità riservate alla Community

L'associazione culturale TuttOggi è stata premiata con un importo di 25.000 euro dal Fondo a Supporto del Giornalismo Europeo - COVID-19, durante la crisi pandemica, a sostegno della realizzazione del progetto TO_3COMM

"Innovare
è inventare il domani
con quello che abbiamo oggi"

Lascia i tuoi dati per essere tra i primi ad avere accesso alla Nuova Versione più Facile da Leggere con Vantaggi e Opportunità esclusivi!


    trueCliccando sul pulsante dichiaro implicitamente di avere un’età non inferiore ai 16 anni, nonché di aver letto l’informativa sul trattamento dei dati personali come reperibile alla pagina Policy Privacy di questo sito.

    "Innovare
    è inventare il domani
    con quello che abbiamo oggi"

    Grazie per il tuo interesse.
    A breve ti invieremo una mail con maggiori informazioni per avere accesso alla nuova versione più facile da leggere con vantaggi e opportunità esclusivi!