Lu. Bi.
Aggiornamento ore 18.00 – Anche la vice presidente del Parlamento Europeo, Roberta Angelilli, è scesa in campo per difendere il sito produttivo narnese: “Ho presentato un’interrogazione alla Commissione europea sulla vicenda SGL Carbon di Narni, per chiedere il massimo impegno da parte delle istituzioni europee – dice Angelilli – Lo stabilimento di Narni è infatti l´unico produttore di elettrodi di grafite per i forni elettrici delle acciaierie presenti in Italia, e qualora le attività della SGL Carbon cessassero, la filiera diventerebbe dipendente al 100% dall´estero, con gravi ricadute occupazioni. In vista del vertice programmato per giovedì 13 febbraio al Ministero dello Sviluppo Economico – conclude la vicde presidente – è importante la massima sinergia per trovare soluzioni concrete per garantire la continuità occupazionale e produttiva”.
La situazione della Sgl Carbon è giunta a un fase cruciale. Nella giornata di ieri una delegazione di parlamentari, 'capeggiata' da Gianluca Rossi, ha incontrato il ministro dell'Economia, Flavio Zanonato, mentre giovedì prossimo sarà la volta di istituzioni locali e sindacati a incontrare i vertici del governo al Mise di Roma. Abbastanza ottimista il commento del parlamentare di Terni sull'incontro con Zanonato: “Ringrazio il ministro per la sensibilità mostrata verso la situazione della SGL Carbon di Narni per aver incontrato la delegazione parlamentare umbra. Nell'incontro è emerso l’intento di perseguire, con tutti gli sforzi possibili, l’obiettivo di tutelare l’eccellenza delle produzioni e i livelli occupazionali – ha spiegato Rossi – scongiurando la chiusura del sito. Per farlo, si è concordato di lavorare alla possibilità di soluzioni alternative all' attuale proprietà, che si deve rendere disponibile a lasciare il sito, valutando opzioni sia tra i competitors sia tra gli utilizzatori”.
Oggi era invece in programma l'incontro con le istituzioni locali e sindacati, ma ,pare per impegni dei dirigenti della Carbon, il vertice è slittato a giovedì prossimo. Il consiglio comunale di Narni si è riunito ieri in forma aperta nella mensa dello stabilimento per approvare un piano condiviso d'azione tra istituzioni e lavoratori. Nella nota si legge: “in assenza della continuita' produttiva le istituzioni preposte formuleranno in modo proporzionale le loro richieste riguardo agli obblighi di legge, con coerenza e assoluta trasparenza ma con assoluta determinazione a non fare sconti”.
È nell'aria da tempo l'intenzione della multinazionale di chiudere ufficialmente gli stabilimenti di Narni, circostanza che trova la forte contrapposizione della comunità narnese: “”siamo di fronte al tentativo di depauperare un patrimonio industriale – si legge ancora nella nota – che rappresenta un segmento importante della filiera della siderurgia in Italia, senza il quale le aziende italiane saranno meno competitive”.
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